Presentato alla libreria “Iocisto” di Napoli, il libro a fumetti “Le leggende napoletane” vol.2 della Phoenix publishing. Dopo il successo del primo volume, gli autori Francesco Saverio Tisi, Emanuele Pellecchia e Gianluca Testaverde, hanno deciso di dare seguito ai racconti della Napoli esoterica che da sempre suscitano grande interesse. “Leggende napoletane” è nata come web serie, poi è stata trasformata in un cortometraggio, e in un secondo momento è diventata un racconto a fumetti.
«Nell’attuale panorama culturale napoletano mancava la giusta attenzione -ha sottolineato lo scrittore Marco Perillo – alle nostre leggende che da sempre hanno affascinato grandi scrittori come Benedetto Croce e Matilde Serao. Il nostro messaggio è rivolto alle giovani generazioni che, in un momento storico di profonda trasformazione caratterizzato da un dilagante nichilismo, hanno bisogno di sentirsi ancorati alle storie antiche profonde, che ci sono state tramandate dai nostri avi attraverso la tradizione orale; Napoli, che è stata Capitale europea, dal punto di vista gotico non ha nulla da invidiare alla tradizione anglosassone».
Lo scrittore Luciano Galassi, studioso della lingua e delle tradizioni napoletane, ha apprezzato il taglio cinematografico del disegno, che induce il lettore a calarsi nel racconto vivendolo intensamente. Il libro racconta di Maria, la strega dai capelli rossi di Port’Alba, del Palazzo Penne, detto il palazzo del diavolo, del Palazzo Donn’Anna sul mare di Posillipo:- storie che raccontano di amore, morte, passioni, vendette, sentimenti forti che da sempre animano l’uomo ,spingendolo a compiere azioni spesso discutibili .
«Solo conoscendo le bellezze e le storie di chi ci ha preceduto -ha sottolineato lo scrittore e sociologo Luigi Bartalini – il popolo napoletano può acquisire la giusta consapevolezza per amare e rispettare appieno la Città, apprezzandone la complessità culturale». Il vero e auspicabile avanzamento civile di un popolo ha come presupposto il legame sentimentale con il suo passato, dal quale non può e non deve mai prendere le distanze. Il libro “Leggende napoletane” ha un elevato valore artistico per il fine nobile che ha animato i suoi autori.