Dal 10 al 15 novembre, al Teatro Mercadante di Napoli, è andato in scena “Il Maestro e Margherita”. Tratto dall’omonimo romanzo di Michail Bulgakov, lo spettacolo è stato riscritto da Letizia Russo e la regia è stata curata da Andrea Baracco. Con le scene e i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Simone De Angelis e con le musiche originali di Giacomo Vezzani, nei giorni passati si è esibita un’ottima compagnia. Capitanati da Michele Riondino (nel ruolo di Woland),gli altri attori erano Francesco Bonomo (nel ruolo del Maestro/Ponzio Pilato), Federica Rosselini (nei panni di Margherita) e con Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe e Oskar Winiarski. La rappresentazione è stata prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria, con il contributo della Brunello Cucinelli Spa in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa.
“Il Maestro e Margherita” si apre con l’arrivo di Satana (Woland) e della sua bizzarra cricca (il valletto Korov’ev, il gatto Behemot e la strega Hella) nella Mosca degli anni Trenta. La vicenda ha inizio quando Woland, intromettendosi nella conversazione tra il poeta Ivan e l’intellettuale Berlioz, presagisce la vicina morte dello stesso Berlioz; morte che, poco dopo, accadrà proprio sotto gli occhi di Ivan. Il poeta, sconvolto dall’accaduto e in preda ad una crisi di follia, viene portato in una clinica psichiatrica. Lì incontra il Maestro, uno scrittore condotto alla disperazione dal rifiuto dei critici letterari nei confronti del suo romanzo su Ponzio Pilato e sugli avvenimenti accaduti a Gerusalemme durante il processo di Jeshua e nei giorni successivi alla sua morte. Nel frattempo, Woland e la sua cricca prendono possesso dell’appartamento del defunto Berlioz e portano scompiglio tra i dipendenti del Teatro di Varietà, dove mettono in scena uno sconvolgente spettacolo di magia nera. Durante lo spettacolo Margherita, l’amante segreta del Maestro, ha il suo primo incontro con Woland. Il giorno dopo lo spettacolo, la giovane viene invitata ad andare a casa sua, in quanto prescelta per essere la regina del sabba. Margherita accetta e Woland, in cambio, le dà la possibilità di ricongiungersi con il Maestro. Intanto Jeshua invia il suo discepolo Levi Matteo da Woland, per chiedergli di dare al Maestro e Margherita la pace, non potendo essi meritare la luce. Woland raggiunge i due amanti e offre loro, invece, la possibilità di andare agli inferi. Margherita accetta e, dopo aver ucciso il Maestro, uccide se stessa dirigendosi verso gli inferi.
Uno spettacolo degno di nota che ha permesso al pubblico di assistere ad una struggente storia d’amore e di riflettere su innumerevoli temi filosofici e teologici. Anche la stessa natura umana è diventata spunto di riflessione nella riscrittura della Russo: essa infatti, sembra protesa al bene ma è forse marcia anche senza bisogno dello zampino di Satana.