Noi e la Giulia, terzo film da regista per Edoardo Leo, ispiratosi al romanzo di Fabio Bartolomei “Giulia 1300 e altri miracoli”, una commedia divertentissima che vede Luca Argentero, Stefano Fresi e lo stesso Edoardo Leo. Tre quarantenni alle prese con l’apertura di un agriturismo, i quali saranno accompagnati in questa avventura da un irriconoscibile Claudio Amendola. A causare scompiglio sarà il personaggio interpretato da Carlo Buccirosso, un camorrista che sconvolgerà tutti i loro piani. Il film uscirà nelle sale italiane il 19 febbraio 2015.
Edoardo Leo sarà impegnato, in veste solo di attore, anche nel film “Loro chi?” in coppia con un simpatico Marco Giallini.
Abbiamo scambiato qualche battuta con Edoardo Leo durante le Giornate professionali di Cinema a Sorrento.
Noi e la Giulia è tratto da un libro che avevi letto in passato o te l’avevano proposto?
«Sì, un libro che ho letto, che si chiama Giulia 1300 e altri miracoli, è un romanzo molto amato, mi sembrava perfetto per farne un film, quindi ho deciso di far vedere questa storia tragicomica.»
Qual, è stata la scintilla scatenante di questo libro per cui hai deciso di farne un film?
«Il fatto che fosse una storia di resistenza, una storia di cinque che, normalmente, sono degli sfigati ma che decidono di ribellarsi alla camorra, e lo fanno in un modo un po’ strano, che non racconto, se no i lettori non vanno a vedere il film, però la storia per sommi capi è questa.»
Il cast come è stato scelto?
«Ho preso quelli che per me erano gli attori giusti per farlo, io non faccio mai provini. Ho deciso di chiamare persone di cui ho bisogno per un certo clima sul set. Ho chiamato degli amici con cui ho lavorato tante volte, alcuni invece, mai. Luca Argentero è la prima volta che lavoriamo insieme, con Anna Foglietta ci ho già lavorato e con Fresi anche, Claudio Amendola è uno dei miei migliori amici. Con Carlo Buccirosso non avevo mai lavorato e sono stato felicissimo di farlo, perché è veramente un fuoriclasse. Siamo stai bene, abbiamo trascorso sei settimane in un casale vicino Matera a fare questo film girato in sequenza, molto curioso.»
La sceneggiatura?
«L’ho scritta io, come faccio sempre con il mio cosceneggiatore Marco Bonini che ha scritto con me quasi tutti i miei film, un gruppo di lavoro che va avanti da quasi quindici anni.»
Puoi raccontarci di qualche scena divertente accaduta sul set?
«Il film era talmente più simpatico di quello che poteva succedere a noi, nel senso che il film è veramente più tragicomico di quello che noi attori ci aspettavamo, che sono stati invece paradossalmente molto concentrati. Non mi ricordo qualche episodio particolare, però c’erano delle scene divertenti, come ad esempio gli svenimenti di Fresi che erano già divertenti di sé, però a volte era complicato recitare e andare avanti.»
Hai preso parte al film Loro chi? Puoi anticiparci qualcosa?
«Sì, ma di quello però non posso dire “a”. Posso dire che siamo io e Giallini, ma non altro.»
Fai anche teatro, ci sarà qualcosa prossimamente?
No, fino all’anno scorso ho fatto la tournèe con Ambra Angiolini, e sono stato due anni in tour, adesso mi sono preso una pausa dal teatro perché ho degli impegni di cinema che devo portare avanti e rispettare, quindi non farò teatro per almeno due anni.
Pensi di scrivere qualcosa per il teatro?
«No, non l’ho mai fatto e non credo nemmeno di esserne capace.»