Let out this light è il nuovo singolo di Manuel Aspidi, il cui videoclip è trasmesso su Mtv Usa e in 750 emittenti (radio e tv) mondiali.
È una ballata d’amore scritta da Julian V. Hinton (autore, arrangiatore e produttore che ha collaborato, tra gli altri, con Trevor Horn, Seal e Robbie Williams), il quale dopo aver custodito il brano scrupolosamente in un cassetto per oltre 20 anni, ha ritenuto che la voce di Manuel, fosse quella giusta per interpretarlo. Let out this light è il terzo brano estratto dall’Ep Libero (I’m free), nato per idee e note di Alan Clark, Phil Palmer (rispettivamente tastierista e chitarrista, nonché arrangiatori, dei Dire Straits) Mickey Feat e Julian V. Hinton.
Let Out This Light è una ballata d’amore scritta da Julian V. Hinton. Una canzone che è stata custodita in un cassetto per oltre 20 anni. Cosa hai provato nel sapere che Hinton ha scelto che la interpretassi tu?
«È stata un’emozione grandissima ma allo stesso tempo una grande responsabilità, sapendo appunto che uno dei suoi brani preferiti e non volevo deludere le sue aspettative. Fortunatamente Julian è rimasto entusiasta e felice e questa per me è stata davvero una grande soddisfazione».
Come è nata la collaborazione tra di voi?
«Una sera mi trovavo a cena con Phil Palmer, Alan Clark e la mia direttrice artistica dopo una session in studio e, proprio durante quella cena, Numa mi presentò Julian con il quale subito nacque una bella sintonia, parlammo del mio background qui in Italia e di quello che stavo realizzando. Chiesi a Julian se aveva qualcosa da farmi ascoltare e, tornato a Londra, mi inviò subito dei brani tra cui c’era “Un angelo per me”, contenuto sempre all’interno del mio EP, e “Let out this light” della quale mi innamorai subito e decisi di lasciare nella sua totale integrità».
Let Out This Light è un brano che racconta la potenza del sentimento per eccellenza. Quanto la senti tua?
«Moltissimo. Credo che l’amore, inteso proprio sotto ogni aspetto e forma, sia una medicina potentissima che ci permette di uscire dall’oscurità».
Let Out This Light è il terzo brano estratto dall’Ep Libero (I’m free), nato per idee e note di Alan Clark, Phil Palmer. Di collaborazioni importanti non mancano in questo tuo nuovo progetto. Quanto significa per te avere il supporto di determinati artisti che credono in te e nel tuo talento?
«Moltissimo! Sono persone straordinarie che mi hanno da subito sostenuto in tutto. Io li chiamo i miei musical daddys».
Da Amici di Marai De Filippi a The Voice of Italy, ne hai fatta di strada in questi anni. Questo Ep Libero (I’m free) cosa rappresenta artisticamente per te?
«Rappresenta la mia rinascita artistica dopo diversi anni dal mio ultimo disco. È un nuovo punto di partenza, la mia libertà, perché quando canto mi sento libero e completo».
Il singolo Libero (i’m free) ha registrato circa 700.000 visualizzazioni su Youtube e oltre 120.000 streaming su Spotify. A parlare del successo di questo nuovo lavoro sono i numeri. Ti aspettavi questo riscontro?
«Onestamente ci speravo ma non me lo aspettavo, soprattutto i risultati che “Let out this light” sta riscuotendo in America e nel mondo. Sono entrato infatti in una classifica prestigiosa Conteporary World Charts insieme ai grandi artisti del panorama internazionale come Ed Sheeran, Ariana Grande, Pink e tanti altri. Questo per me è una gioia immensa».
Il video di Let Out This Light è stato girato tra le più belle e caratteristiche location di Livorno (la Terrazza Mascagni, Fortezza Vecchia e Villa Mimbelli), la tua città natale. Quanto hanno influito le tue scelte in questo lavoro, oltre alla scelta registica di Andrea Roma?
«Amo la mia città, essendo molto patriottico, e devo dire che girare proprio qui mi ha fatto sentire a mio agio da subito. Con la mia produzione la Thomas Music ci siamo detti perché girare altrove quando a Livorno abbiamo dei posti meravigliosi? E quindi abbiamo deciso grazie anche al patrocinio del comune di Livorno di girare il video proprio nella mia città».
Il canto è la tua passione fin da piccolo, infatti hai cominciato a studiare all’età di 10 anni e a cantare con il coro della chiesa. Quanto sei cambiato da allora e cosa è rimasto in te di quel bambino innamorato della musica e del canto?
«Da allora sono cambiate tante cose sono diventato un ragazzo adulto che mentre da piccolo sognava e amava cantare come facevo nel coro della chiesa dove anche ero molto timido, adesso ho realizzato e sto realizzando il mio sogno ma non dimentico le mie radici».
C’è qualcuno che ha influito nel tuo percorso artistico? Qualcuno che ha visto del potenziale e che ti ha spinto a non mollare ed andare avanti?
«Assolutamente sì, la mia famiglia, soprattutto mia mamma è stata ed è la mia più grande sostenitrice. Senza il suo ed il loro supporto non sarei riuscito ad arrivare dove sono. Devo ringraziare anche la mia insegnante di canto, Cinzia Italiano, volata in cielo qualche anno fa. È stata indispensabile per la mia crescita artistica, senza i suoi insegnamenti non sarei l’artista che sono. Devo anche ringraziare mio fratello Thomas, ormai mio manager da anni, che crede in me come nessun altro aveva fatto in passato».
Delle due esperienze con i talent quale è stata quella più significativa e concreta e quanto hanno contribuito alla tua crescita?
«Sicuramente entrambe con un peso diverso. “Amici” è stato il mio battesimo, il mio punto di partenza. Devo molto al talent che mi ha fatto conoscere ed apprezzare dal grande pubblico. “The Voice” arriva dopo un periodo in cui avevo bisogno di ritrovarmi e pensai che il modo migliore fosse un talent perché è come un’onda d’urto che ti permette di rimetterti in gioco da subito mostrandoti per quello che sei».
Partirà un tour teatrale, anticipato da una data zero a Livorno. Cosa puoi anticiparci di questo tour? -Quanto è importante per te la dimensione live?
«Sì, la prima data sarà proprio nella mia città, Livorno il 31 di gennaio 2020 alle ore 21.00 al Teatro Goldoni. Durante il concerto ci sarà anche un tributo ad Alex Baroni, un artista che ho sempre amato e stimato fin da piccolo e che, a mio avviso, viene poco ricordato anche dai grandi artisti. Inoltre ci saranno delle sorprese che non voglio svelare al momento».
In questa occasione sarai impegnato anche nel sociale. Infatti, per ogni tappa verrà anche istituita una raccolta fondi destinata a “I Sogni di Jo”, una bambina livornese che dovrà effettuare un’importante e costosa operazione in Florida a causa di una grave malattia per poter camminare.
«Esatto in ogni tappa del tour è stata istituita una raccolta fondi per Jo, una vera piccola guerriera, che spero di poter aiutare a realizzare i suoi sogni».