L’album “1954” è il simbolo del ritorno artistico della cantautrice Ivana Spagna. Anticipato dai singoli Nessuno è come te e Cartagena ( feat Jay Santos), il nuovo disco di inediti di Spagna, il cui titolo è riferito alla sua data di nascita, esce a distanza di 10 anni dall’ultimo disco. “1954”, prodotto da Tuned Turtle Management Srl, disponibile in tutti gli store digitali e in distribuzione fisica, in cd e in vinile, contiene dieci brani, di cui quattro portano la firma di Ivana Spagna. Canzoni appassionate e profonde che rivelano amori, frammenti di vita, sentimenti intimi e quel legame unico ed indissolubile con i propri cari, che supera la morte. Sarò devoluto 1 euro per ogni album venduto, ai “City Angels”, Associazione Onlus di volontari che aiutano e sostengono i senza tetto, fondata nel 1994 da Mario Furlan e di cui Ivana Spagna è testimonial da anni.
È uscito il nuovo disco intitolato 1954. Cosa rappresenta per te e come stai vivendo questo momento?
«È una rinascita, ho avuto il coraggio di affrontare qualcosa di più grande di me, cioè fare un autoproduzione in questo momento storico per la discografia, in cui dischi non si vendono. Questo vuol dire rischiare, ma anche sentirsi vivi. È un’idea che avevo in mente da tempo, ma promuovere un’autoproduzione senza supporto dei network nazionali, sembrava impossibile. È stato una soddisfazione vedere il disco nella top ten delle classifiche. È un risultato importante, ringrazio tutte le radio indipendenti, che stanno mandando in rotazione radiofonica il brano Nessuno è come te, e la stampa».
Ma il tuo pubblico ti ama e ti segue da sempre?
«Sì, è davvero una gioia immensa. Non avrei mai immaginato una reazione così bella da parte dei miei fan. È davvero incredibile che l’album stia scalando le classifiche Amazon, IBS, iTunes. Anche se devo ammetterlo, i miei fan mi hanno sempre seguita, poiché ogni anno faccio una tournée, mancavo solo discograficamente».
Nessuno è come te è il singolo che ha anticipato l’album. Quanto c’è di Ivana in questa canzone d’amore?
«C’è tutto di Ivana. Questa canzone è nata da un sentimento verso un uomo più grande e da riflessioni sulla vita, che mi hanno portato a reagire e ad andare avanti. Per quanto riguarda la musica, l’arrangiamento è stato curato da mio fratello, ho voluto riprendere e riportare la mia sonorità, quella che mi appartiene, senza seguire la moda del momento, recuperando ad esempio il suono del sax».
In Mi manchi tu racconti la tua esperienza dell’incontro con le anime dei tuoi cari. Cosa provi in quegli istanti in cui si avvicinano?
«È indescrivibile. Prima si sente arrivare un’aria fredda, quel vento freddo, come canto nella canzone, dopo si ascolta la voce che ti parla all’orecchio. Ma questo è solo uno degli episodi che vivo. Nei sogni li incontro, rivelandomi fatti, che poi si avverano, nel giro di tre o quattro giorni. Non sono semplici sogni, ma viaggi astrali in cui l’anima riesce a sdoppiarsi per andare ad incontrare la persona cara, in una dimensione parallela. Pensare che quando il nostro corpo morirà e la nostra anima vivrà da un’altra parte, è qualcosa di meraviglioso».
Sei testimonial dei City Angels, una onlus di volontari che aiutano i senza tetto. Hai un legame singolare con questa associazione!
«Da tanti anni sono testimonial dei City Angels. I volontari sono degli angeli. È veramente straordinario quello che fanno per aiutare le persone senza fissa dimora, ad esempio portando un pasto caldo d’inverno, delle coperte o trovando loro un posto per dormire. Ma non si fermano, anzi si occupano di reinserirli nella società. Oggi è facile ritrovarsi per strada, basta la perdita del posto di lavoro o un problema in famiglia. I City Angels fanno in modo che queste persone riescano a riappropriarsi della propria vita. Personalmente, quando posso canto nelle serate benefiche, contribuendo a dargli una mano».
I tuoi fan ti stanno aspettando per rivederti sul palco. Come saranno i tuoi concerti?
«Il mio tour estivo è terminato un mese fa. Il nuovo tour inizierà a maggio del 2020. Non farò un tour solo per promuovere l’album, non sono mai stata di questa idea. Nella scaletta dei miei concerti inserirò solo due canzoni nuove, i due singoli che hanno anticipato il disco, Nessuno è come te e Cartagena. Perché il concerto deve essere un momento di festa per ascoltare e cantare insieme le canzoni di successo».