Presentato in anteprima al Modernissimo di Napoli il film drammatico “Il Sindaco del rione Sanità”, tratto dalla celebre commedia di Eduardo De Filippo del 1960, con la regia di Mario Martone. Molto apprezzato dalla critica, si è aggiudicato il premio “Leoncino d’oro” alla 76 esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. La storia, adattata ai giorni nostri, già rappresentata con successo in teatro, nella versione cinematografica, si è arricchita di una poetica ed efficacia inusuali. Pur muovendosi nell’ottica di affrontare l’eterno conflitto tra bene e male, il regista rifugge da qualsiasi forma di spettacolarizzazione e facili stereotipi ad uso e consumo di un pubblico sempre più bisognoso di emozioni forti e immagini truculente (vedi Gomorra). Il film riesce a mantenere alta la tensione emotiva legata alle vicende umane dei vari personaggi grazie alla eccellente prova attoriale degli interpreti, che fanno quasi tutti parte della Compagnia teatrale del Nest di S. Giovanni a Teduccio che si propone come spazio di socializzazione e polo di cultura della periferia di Napoli. La Città legalitaria e dei principi di Arturo Santaniello (Massimiliano Gallo) e quella criminale e carismatica di Antonio Barracano(Francesco Di Leva) si confrontano e si scontrano in una partita dove alla fine non ci saranno né vincitori né vinti, ritrovandosi vittime e carnefici allo stesso tempo. Francesco Di Leva riesce a impersonare efficacemente Antonio Barracano (detto il Sindaco del Rione Sanità) con una energia fisica prorompente e passionale, ma anche con infinita tenerezza e comprensione verso il giovane e disperato figlio del fornaio Rafiluccio Santaniello (Salvatore Presutto), che gli si presenta con l’intenzione di uccidere il padre Arturo Santaniello (Massimiliano Gallo), reo di averlo diseredato e cacciato di casa. Massimiliano Gallo ben rappresenta il falso e viscido Santaniello che contrappone le sue stolte certezze alla paterna e saggia mediazione di Antonio Barracano che tenta di farlo riappacificare con il figlio. Esaustiva a tal proposito la frase che il Sindaco pronuncia più di una volta: “Un uomo è un vero uomo quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa”. Il dottor Fabio della Ragione, che collabora con Barracano da molti anni e vorrebbe rifarsi una vita in America, è reso con lucida rassegnazione dal bravo Roberto De Francesco. Nel cast spiccano inoltre Adriano Pantaleo (Catiello), Daniela Ioia (Armida), Giuseppe Gaudino(Vicienzo o’ Cuozzo), Gennaro Di Colandrea, Lucienne Perreca (Rita), Viviana Cangiano (Immacolata), Domenico Esposito (Gennarino), Armando De Giulio (O’ Nait), Daniele Baselice (Peppe Ciuciù), Morena Di Leva (Geraldina) e la partecipazione di Ernesto Mahieux.Le musiche scritte per l’occasione sono di Ralph P. La morte di Barracano vuole essere un monito per le future generazioni e per la classe politica che sembra non vedere l’enorme baratro in cui stanno precipitando intere generazioni di giovani disperati. Il Sindaco del Rione Sanità sarà nelle sale cinematografiche italiane il 30 settembre e il 1 e 2 ottobre evento di Nexo Digital.