È un brano dirompente il nuovo singolo del rapper beneventano Shark Emcee, intitolato “Fuoco sulla traccia”, un pezzo rappresentativo in cui l’artista descrive il suo rap come un fuoco esplosivo. “Fuoco sulla traccia” che anticipa i prossimi brani in lavorazione, costituisce una tappa significativa nel percorso artistico di Shark Emcee, definito “smiley emcee”, il rapper con il sorriso sulle labbra.
«La monotonia mi annoia, tento di creare sempre brani diversi cercando di mantenere un mio stile: ciò che differenzia Fuoco sulla traccia dai miei lavori precedenti è una cura maggiore dei beats. A differenza dei brani dove ho scritto su strumentali/riddims o produzioni ricevute a distanza, per questo progetto ho potuto contare su due artisti con cui ho un feeling speciale: Andrea De Nicola (con cui condividevo i banchi alle elementari) e Egiuann (con cui insieme ad Estrho formavamo La trappola prima e la Made in Sann-yo poi, i gruppi con cui ho mosso i primi passi nel rap 15 anni fa). Avere dei beats che sono stati “cuciti addosso a me” mi ha stimolato anche dal punto di vista della scrittura, che ho affrontato con una maturità maggiore rispetto alle uscite precedenti».
Fuoco sulla traccia, prodotto da Egiuann, lanciato dal videoclip realizzato da BlackDiamondAgency, che nei primi giorni ha superato le 5.000 visualizzazioni, annuncia il ritorno di Shark Emcee a tre anni di distanza dall’ultimo singolo Delle volte. Un triennio fondamentale per il rapper, che ha partecipato alla trasmissione televisiva Quelli che il calcio, in veste di inviato in occasione di alcune partite della sua Benevento. Si definisce “uno smiley emcee con forte base underground” e Fuoco sulla traccia ribadisce le basi della sua storia, partita circa quindici anni fa. «C’è la falsa convinzione che un rapper per essere credibile debba essere un tipo tosto, rude, ma chi conosce il genere sa che la prerogativa imprescindibile per essere un buon rapper è una sola: essere reale! Io sono un ragazzo solare e provengo da una città di provincia, così ho portato ciò che sono realmente nella mia musica, non sarei stato credibile ed onesto con me stesso se avessi parlato di vita da ghetto o di quanto faccio brutto. La mia attitudine a volte mi ha portato a essere considerato come un rapper “simpatico” e basta. Con la frase “la faccia da tipo innocuo (la rabbia di un toro loco)” ho voluto chiarire che non bisogna fermarsi solo all’aspetto esteriore, cosa che chi mi ha sfidato in freestyle ha potuto sperimentare sulla propria pelle…».
Fuoco sulla traccia è anche l’occasione per avvicinare un pubblico di non addetti ai lavori, un pubblico ancora vincolato a certi stereotipi del rap che invece vanno smentiti. Dichiara infatti Shark Emcee: «Provenendo da una città che non ha un pubblico di intenditori del rap, sin dalle mie prime produzioni ho dovuto studiare il modo per attirare la loro attenzione. E’ anche vero che le stesse canzoni che presentavo a loro le presentavo alle Jam underground a Napoli, dove per anni agli esordi mi sono confrontato con tutta la scena campana, alla presenza di mostri sacri come Speaker Cenzou o artisti all’epoca emergenti che negli anni si sono affermati come Clementino. Non potevo presentare pezzi banali, dovevo trovare il giusto compromesso tra tecnica e melodia. In questo mi ha aiutato la mia passione per la musica in generale che attraverso gli ascolti di vari stili ha fatto si che riuscissi a muovermi bene in questa direzione. Dai riscontri che ho sui social Fuoco sulla traccia rispetta questa peculiarità, nei Dm magari chi è più ferrato mi propsa per gli incastri e i cambi di flow, mentre chi non ascolta prettamente rap mi dice «sai che sono due giorni che lo sto ascoltando a ripetizione?».
Il singolo “Fuoco sulla traccia” è il brano della maturità e dell’impegno e segna un nuovo inizio per Shark Emcee. Sono trascorsi nove anni dal primo singolo Orgoglio sannita che lo spinge al di fuori del circuito underground: il video supera le 250mila visualizzazioni e viene presentato da Linus in Deejay chiama Italia. Nel 2011 con il video di Ad ogni signorina raggiunge il secondo posto del PIVI, il più importante concorso per videoclip italiani. Le sue doti di freestyler lo portano più volte a condividere il palco con Clementino, Rocco Hunt, Ghemon, Lucariello, Mama Marjas, Luca Aquino, Daniele Sepe. Nel 2012 pubblica Fattell’ ‘na risat’ e la collaborazione con i Sancto Ianne in Guardame Sienteme lo vede protagonista di un atipico esperimento folk/rap. Alla fine del 2012 esce il suo primo EP da solista I Was A B.Boy. Nello stesso anno è protagonista con Rocco Hunt, Fabio Mef, Doc Shock e Lucariello di Il suono che parla, un progetto di scrittura rap per i detenuti all’istituto per minori di Airola. Nel 2014 Shark Emcee si posiziona tra i primi 6 classificati del torneo nazionale di freestyle “Passa il microfono” all’Alcatraz di Milano. Nel 2015 presenta il singolo Non ho bisogno alle selezioni di Sanremo Giovani e l’anno seguente il brano Delle volte. Il successo di Fuoco sulla traccia porterà Shark Emcee nei prossimi mesi alla realizzazione dell’album d’esordio.