Lo scorso 7 settembre è giunta al termine la 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. I premi sono stati assegnati dalla giuria presieduta dalla regista argentina Lucrecia Martel, accompagnata dal critico Piers Handling, la regista Mary Harron, l’attrice Stacy Martin, il direttore della fotografia Rodrigo Prieto e i registi Shin’ya Tsukamoto e Paolo Virzì.
A trionfare conquistando il Leone d’Oro per il miglior film è stato “Joker” di Todd Phillips, il cinecomic dedicato alla storia delle origini del famoso antagonista di Batman, mentre il Leone d’argento – Gran premio della giuria è stato assegnato a Roman Polanski per il suo “J’accuse” sulla storia del caso Dreyfus. Il Leone d’argento per la miglior regia è andato allo svedese Roy Andersson, autore con “About Endlessness” di un nuovo viaggio surreale nelle contraddizioni della vita, mentre il Premio speciale della Giuria è stato conquistato da Franco Maresco autore di “La mafia non è più quella di una volta”, documentario con cui il regista siciliano si interroga sugli ideali antimafiosi a 25 anni dalle stragi che hanno ucciso Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il cinema italiano festeggia con la Coppa Volpi per il miglior attore assegnata a Luca Marinelli, interprete del marinaio che sogna di diventare uno scrittore, protagonista del film “Martin Eden” ispirato al romanzo omonimo di Jack London e diretto da Pietro Marcello. La Coppa Volpi per la migliore attrice va a Ariane Ascaride, interprete del film “Gloria mundi” di Robert Guédiguian. Yonfan, autore di “N. 7 Cherry Lane” ha ricevuto il riconoscimento per la migliore sceneggiatura, mentre il Premio “Marcello Mastroianni” per il miglior attore emergente è stato conquistato da Toby Wallace, 22enne britannico protagonista di “Babyteeth” di Shannon Murphy.
Nella sezione “Orizzonti”, che ha ospitato pellicole delle nuove tendenze del cinema, a trionfare conquistando il premio per il miglior film è “Atlantis” di Valentyn Vasyanovych. La miglior regia è quella di Théo Court con “Blanco en Blanco”, mentre il premio per la miglior interpretazione maschile è stato assegnato a Sami Bouajila per “Bik Eneich – Un Fils”, di Mehdi M. Barsaoui. La miglior interpretazione femminile è stata quella di Marta Nieto per “Madre” di Rodrigo Sorogoyen e “Revenir” ha conquistato il premio per la miglior sceneggiatura, firmata da Jessica Palud, Philippe Lioret, Diastème. La miglior opera prima che ha ricevuto il premio “Luigi De Laurentiis” è stata “You will die at 20” del regista Amid Abu Alala. Il riconoscimento è stato assegnato dalla “Giuria Leone del Futuro” presieduta dal regista serbo Emir Kusturica ed è stato consegnato anche un premio di 100mila dollari, da dividere con il produttore.
Per i Premi della sezione “Venezia Classici” e VR, “Babenco” della brasiliana Barbara Paz ha ricevuto il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema, mentre lo staff che ha curato il restauro del film “Extase” di Gustav Machatý si è aggiudicato il Premio Venezia Classici per il Miglior film restaurato. In questo festival sono state premiate anche le nuove tendenze, e il premio per il miglior VR, film con realtà virtuale, è stato conquistato da “The key” di Celine Tricart.