Ultimo appuntamento, al Teatro Nuovo di Napoli, per la rassegna Ritmos Vocales, Luparella di Enzo Moscato, con Isa Danieli e la regia e la partecipazione dello stesso Moscato (repliche fino a dom. 21 Dic.).
Luparella, ovvero Foto di Bordello con Nanà è forse il testo più bello e struggente del repertorio moscatiano. Scritto in forma di monologo e interpretato – a metà degli anni Ottanta – dallo stesso Moscato, e successivamente (1997) da Isa Danieli, è andato in scena nelle maggiori piazze europee ed è stato anche trasposto, nel 2002, per il cinema da Giuseppe Bertolucci. Narra la triste vicenda della giovane e inesperta prostituta Nanà che, durante l’occupazione nazista di Napoli, si trova a dover affrontare da sola il difficile parto di una compagna più grande, Luparella appunto, che morirà mettendo alla luce il bambino. Ma ecco che, in questa già difficile situazione, s’insinua un soldato tedesco che non avrà rispetto neppure per i morti. E la vendetta della giovane Nanà sarà atroce quanto catartica, simbolo della presa di coscienza di un’intera città che di lì a poco insorgerà contro il nemico, mettendolo in fuga, durante le Quattro Giornate. Il tutto raccontato a, distanza di tempo, dall’ormai attempata protagonista. Una distanza temporale che consente riflessioni amare, ma anche ironiche e divertite, su fatti che ci sembrano ormai incredibili e quasi relegati alla sfera del mito.
La regia di Enzo Moscato è – come sempre – asciutta e puntuale. In questo spettacolo nulla viene lasciato al caso: dai movimenti all’uso degli oggetti, dai costumi di Giuliana Colzi al disegno luci di Cesare Accetta, fino agli interventi musicali di Pasquale Scialò. La giusta alternanza tra momenti drammatici e momenti più leggeri, conferisce al racconto dinamicità e maggior drammaticità. Così come gli interventi dell’autore sulla scena, che impreziosiscono lo spettacolo di una vena onirica e surreale. Isa Danieli è semplicemente sublime nel mettere in campo tutti gli aspetti di un animo fragile e forte allo stesso tempo. Alla sua versatilità eravamo abituati, la sua agilità sorprende ed entusiasma. La giusta dose di ironia, rabbia, volgarità e gentilezza d’animo ci regala un personaggio vero e commovente, che nulla concede al patetismo, facendo entrare lo spettatore nella storia e la storia nel cuore dello spettatore.
Da non perdere.