“Napolatino” (Azzurra Music) è il titolo del nuovo album di Franco J Marino, un lavoro in cui la canzone d’autore napoletana si fonde con suoni e colori tipicamente mediterranei, in una chiave ritmica originale chiamata “tamuè”, da lui stesso creata. L’album è prodotto da Mauro Malavasi ed è stato anticipato dal singolo “Procida” che vede la collaborazione di Tony Esposito. Il cantautore Franco J Marino sarà in concerto con una serie di appuntamenti dal vivo: mercoledì 31 luglio sarà opening act di Gianni Mazza a Postiglione (SA) e giovedì 1°agosto suonerà in apertura del concerto di Eugenio Bennato a Marsico Nuovo (PZ).
Di recente è uscito “Napolatino”, un lavoro discografico che riassume il tuo stile, che unisce la canzone d’autore mediterranea a quella latina, in una chiave ritmica originale chiamata “tamuè”, da te creata. Come hai vissuto la fase di progettazione e realizzazione? Cosa rappresenta per te?
«Quando si crea c’è una energia che, anche a distanza di tempo, lascia qualcosa di importante. Durante tutto il percorso, nel vedere crescere il progetto, ho vissuto momenti di gioia e di benessere. Questo album rappresenta la sinergia tra me e Mauro Malavasi che lo ha prodotto, uno stile riconoscibile».
Napolatino, oltre a dare il nome al tuo album rappresenta un genere musicale e uno stile di vita. La scelta del titolo è caduta subito su Napolitano oppure avevi altre idee?
«L’album si poteva chiamare solo così, perché è la sintesi tra le mie radici napoletane e il mondo latino, poi mi è venuto spontaneo».
Tra i brani di questo nuovo lavoro, oltre a Procida che hai scelto come singolo, ce n’è uno in particolare che ami particolarmente?
«Li amo tutti, sono tutti figli miei. Segnalo comunque Zagara: quando l’ascolto mi fa veramente sognare».
«Procida è il singolo di lancio dell’album che racchiude lo spirito del disco. Come nasce questa canzone?
L’ho scritta proprio a Procida, durante una vacanza. Mi ha ispirato la bellezza, un posto magico che ha mantenuto intatte le sue radici e la sua identità».
Il singolo vede la collaborazione con Tony Esposito, con quale sei legato artisticamente da anni. In che modo è cominciata la vostra amicizia e come si è evoluta negli anni?
«Io ero agli inizi e incontrai per caso Tony, al quale diedi alcune mie canzoni. Il giorno dopo mi chiamò per raggiungerlo a casa sua. Ricordo che c’era anche Eugenio Bennato e loro mi incitarono ad andare avanti in questo meraviglioso percorso che è la musica. Poi abbiamo fatto tante cose insieme, live, tv, festival e soprattutto ho scritto brani per lui. Ho ritrovato Tony dopo alcuni anni ed è stato come se il tempo non fosse mai passato. Quando ha ascoltato Procida è venuto tutto in modo spontaneo ed è nata questa nuova e importante collaborazione».
Diversi sono gli artisti con cui hai collaborato, ce n’è qualcuno in particolare che ti ha lasciato un ricordo particolare?
«Lucio Dalla e Andrea Bocelli. Due artisti immensi, la poesia di Lucio che rimarrà sempre nei nostri cuori».
Cosa rappresenta per te la dimensione live?
«È la forma più importante per un artista perché si può confrontare con la gente, si comunicano le emozioni».
Quali sono gli artisti che hanno segnato la tua crescita artistica e quali quelli che ascolti e segui oggi?
«I cantautori italiani e l’eccellenza internazionale. Su tutti la musica classica napoletana. Oggi ascolto poco, ma è una mia prerogativa per non essere influenzato o una difesa contro ciò che non mi piace. Sono più attento alle sonorità del momento, non ai contenuti che purtroppo scarseggiano.
Cosa rappresenta la musica per te?
«La vita».
Con quale artista ti piacerebbe collaborare in futuro?
«Nessuno ti regala niente e tantomeno il proprio spazio, per cui trovo sia inutile esprimermi in tal senso».
Quali saranno i tuoi prossimi passi nel mondo della musica?
«Portare in giro in Italia e all’estero il mio album “Napolatino”».