Deve essere stato catartico per Massimo Di Cataldo descrivere i pensieri reconditi della sua anima. Il cantautore nel suo nuovo ed ottavo album di brani inediti, intitolato “Dal profondo”, ripercorre il suo percorso intimo ed introspettivo, rivelando le delusioni e le gioie, le speranze e il desiderio di ritornare ad amare e a vivere. Il disco anticipato dal singolo “Non ti accorgi”, è stato prodotto e realizzato insieme ad Alessio Pizzotti e Ingo Peter Schwartz.
Nel tuo nuovo disco “Dal profondo”, uscito a distanza di 10 anni dal precedente, comunichi le emozioni provate nel lungo periodo di riflessione. Cosa è accaduto in questi anni? “Dal profondo”, quindi, è l’album della tua rinascita artistica?
«Sì, sicuramente. È senz’altro di buon auspicio. In questi anni ho cercato di vedere la musica sotto un altro aspetto, ho lavorato in veste di produttore, impegnato negli studi di registrazione. Questo ha contribuito alla mia crescita professionale ed individuale. La musica ti dà la possibilità di lavorare su diversi fronti. Da ragazzo si sogna di fare il cantante, di diventare famoso, con gli anni la musica diventa una professione che viene svolta con responsabilità, offrendoti l’opportunità di fare qualcosa per gli altri. Così, ho avuto modo di aiutare dei musicisti esordienti che intendevano intraprendere questo cammino artistico. Poi, ad un certo punto, è arrivato il momento in cui ho sentito il bisogno di raccontare il mio entusiasmo e di condividerlo con gli altri, attraverso la musica e i testi. E sono nate le canzoni racchiuse nell’album».
Nel brano “Ci credi ancora all’amore” manifesti il desiderio di provare ad amare ancora, dopo una delusione. In quale momento l’hai scritto?
«È nato in maniera spontanea, l’ho scritto nell’arco di una notte, quando è arrivata ad un tratto l’ispirazione della melodia. Il testo parla del risveglio da un sogno, in cui si avverte l’esigenza di comunicare la propria voglia di ricominciare ad amare. L’ho presentato lo scorso anno, durante la puntata finale del programma televisivo “Ora o mai più”, condotto da Amadeus, a cui ho partecipato affiancato da Patty Pravo, in veste di coach».
L’album contiene oltre a nove brani inediti la cover di Lucio Battisti “Con il nastro rosa”. Quanto ha influito Battisti nella tua musica?
«Moltissimo. Lui è stato un artista eclettico che ha spaziato da un genere all’altro, fino agli ultimi album sperimentali. Per me è un punto di riferimento stimolante insieme a Mogol, che considero il rappresentante della letteratura della canzone italiana, colui che ha dato le basi di grammatica della canzone, utilizzata ancora oggi nel modo di scrivere le rime. Mogol mi ha trasmesso l’idea di narrare il vissuto attraverso la poesia».
L’album si chiude con la canzone “Continuerà”, una riflessione sul tempo trascorso, un testo intriso di speranza in cui si auspica un domani migliore. Cosa rappresenta per te?
«“Continuerà” è una visione del futuro, un pensiero rivolto verso nuove primavere che verranno, che torneranno ciclicamente. Nonostante gli inverni emotivi che attraversiamo con difficoltà, i fiori sbocciano di nuovo e la vita va avanti. Ritrovi la voglia di vivere, l’energia, l’entusiasmo, guardando il domani con positività».
Dal punto di vista musicale, alcuni pezzi presentano venature rock rispetto ad altri, come in “Prendimi l’anima”. Come nascono gli arrangiamenti?
«Sono il frutto di un lavoro di collaborazione in studio, si crea un mood e si cercano varie direzioni per vestire una canzone e valorizzarla. Sicuramente il rock, che amo, è un ingrediente fondamentale, un forte collante che riesce a dare un impatto oltre che sonoro anche emotivo».
Hai partecipato, nel 2018, allo show televisivo “Ora o mai più”. Come hai vissuto le prove e le esibizioni insieme alla tua coach Patty Pravo?
«Patty Pravo ha la capacità di calarsi in ogni avventura artistica in maniera naturale, lei segue il flusso, l’onda della musica, mi ha trascinato e mi ha aiutato a rialzarmi, a lasciarmi andare nei momenti in cui avevo l’ansia da prestazione, a non essere razionale e ad usare il sesto senso».
Quanto ti ha entusiasmato prendere parte a “Tale e quale show” il programma di imitazioni condotto da Carlo Conti?
«Tantissimo. È stato divertente ed impegnativo. Quello di imitare dei personaggi era un qualcosa di nuovo per me, l’ho fatto con grande rispetto nei confronti degli artisti. È stato un gioco davvero coinvolgente, una palestra che mi ha visto allenarmi e crescere artisticamente, attraverso i training e le prove al fianco della vocal coach Maria Grazia Fontana, sperimentando anche altre corde».
Come sarà la tua estate?
«L’estate importante che stava aspettando, un momento da vivere insieme al mio pubblico. Il mio tour promozionale mi porterà in giro per l’Italia. Adoro viaggiare e poi la sera salire sul palco insieme ai musicisti, per suonare ed interpretare le mie canzoni. Cantare davanti al pubblico mi fa stare bene, mi dà l’adrenalina».