Maryam Tancredi ha saputo con la sua voce e con la sua tenacia conquistare il pubblico di “The Voice of Italy” nel 2018 portandosi a casa la vittoria. A distanza di un anno la giovane cantautrice napoletana pubblica in digital download “Maryam” (Polydor/Universal Music italia), primo Ep anticipato dai singoli “Con te dovunque nel mondo” (canzone arrivata tra le 69 finaliste di Sanremo Giovani) e “Pianeti”, brano attualmente in rotazione radiofonica. L’abbiamo intervistata per conoscere meglio questo nuovo talento musicale.
Il 31 maggio è uscito il primo Ep che ha come titolo il tuo nome. Ci parli di questo progetto?
«Abbiamo scelto come titolo il mio nome, perché volevo racchiudere in questo primo album tutti le mie sfaccettature legate al mondo della musica. L’Ep contiene tre cover e tre inediti, ovvero “Una buona idea”, “Con te” e “Pianeti”, brano uscito di recente».
Le tre cover che hai scelto di inserire in questo primo lavoro cosa rappresentano per te?
«Sono particolarmente legata perché mi hanno dato la possibilità di partecipare a The Voice. “La cura” di Battiato l’ho portato ai casting, mentre “Ho difeso il mio amore” in finale. “Killing me softly”, invece è un brano diverso da quello che solitamente propongo, infatti l’abbiamo stravolto completamente. Questo è un pezzo che da piccolina cantavo spesso, quindi in questa occasione l’ho voluto fare mio».
Pianeti è l’ultimo singolo, un testo attuale e molto vicino alla tua generazione.
«È un testo un po’ diverso da quella che è Maryam, ma molto più vicino a quello che è la musica oggi, soprattutto per i giovani».
Vincitrice di The Voice of Italy 2018. Cosa ricordi di quell’esperienza a un anno di distanza?
«Ricordare è un parolone perché di quella partecipazione ricordo poco e niente, diciamo che molte cose mi sono tornate alla mente quando ho rivisto i video. È stata veramente un’esperienza significativa, spero che ce ne siano altre ancora più belle. The Voice ti forma sia artisticamente che personalmente. La vicinanza con i coach, con persone che lavorano in questo settore da molto tempo, ti dà la possibilità di crescere molto. In quei contesti capisci quanto possa essere forte la musica per le persone che condividono la tua stessa passione, il tuo stesso pensiero».
Prima di approdare a The Voice of Italy, nel 2011 hai partecipato anche a “Ti lascio una canzone”. Cosa ti ha lasciato?
«Diciamo che ricordo molte più cose della mia partecipazione a “Ti lascio una canzone” piuttosto che quelle di “The Voice”, poiché ero una bambina, quindi vivevo tutto come un bellissimo gioco in compagnia di altri ragazzini che condividevano come me lo stesso amore per la musica. Crescendo inizi ad osservare più cose, a capire che sei davanti a una telecamera e da quando pensavi che fosse solo un gioco, ti rendi conto che è reale ed inizia il panico. Però la differenza tra i due talent sta sicuramente nel fatto che a The Voice sentivi molto di più il peso della gara».
Come ti sei avvicinata e appassionata alla musica?
«Mi sono avvicinata alla musica fin da piccola. Devo molto alla musica perché è stato sempre il mio punto di forza, soprattutto nei momenti difficili ho trovato in essa il mio appiglio. Ho cominciato a cantare quando ancora non camminavo. Mia madre quando era più giovane aveva la passione per il canto, ed io piccina piccina, cantavo insieme a lei».
Come proseguirà questo percorso in musica?
«Al momento sto studiando al conservatorio, sto frequentando il primo anno. Nel frattempo stiamo cercando di organizzare dei live, ma dobbiamo ancora decidere dove e quando».
Ma il tuo sogno qual è?
«Sono una che ambisce a tanto, perché sono sempre del parere che se pensi in grande quello che arriverà è un pezzo di quello che hai sperato. Nei miei sogni c’è Sanremo e magari anche l’Eurovision, per non parlare dei live nei palazzetti».