Una Famiglia con la Emme Maiuscola (Diogene Edizioni), composto da sei racconti è il nuovo lavoro editoriale di Armando Grassitelli. Lo scrittore napoletano, che ha esordito nel 2016 con il libro La forma imperfetta, dopo aver pubblicato La bambina dai capelli neri, Dagli undici metri (che entra nella biblioteca della cultura sportiva italiana, nell’ambito del progetto Sportales, di Matera 2019 e che troviamo riaccorpato in Una Famiglia con la emme maiuscola), oggi torna con Una Famiglia con la Emme Maiuscola, un volume che si è aggiudicato il premio Massimo Troisi nel 2018, per la migliore scrittura comica inedita. Armando Grassitelli è stato ospite alla rassegna “Ricomincio dai libri”, il Festival letterario appena tenutosi, presso la splendida penisola sorrentina. Il libro è un racconto vivace, caratterizzato da sei storie, in cui il breve scambio ironico, tra lo scrittore e l’editore è il tratto distintivo. È sull’onda della definizione stravagante, che Armando Grassitelli struttura il libro. «Scrittura brillante e ritmata, che mescola abilmente la comicità di battuta con quella di situazione. Ricorda a tratti il primo Achille Campanile, per certe trovate surreali e stranianti». Una proclamazione di spessore, giunge a motivare la premiazione di Una famiglia con la emme maiuscola. Una raccolta di sei contenuti, per cui Armando Grassitelli sceglie il titolo affidato alla prima descrizione. Una famiglia con la emme maiuscola racconta di dinamiche bizzarre di una famiglia, i cui componenti, il padre, la madre e le due figlie, vivono vicende esaltate da una linea grottesca. Si prosegue con il secondo racconto, dal titolo Claudio il cantante. Una narrazione morale che descrive la storia di Claudio, un cantante di successo degli anni ‘80, il cui folgore si è eclissato in breve tempo. Lo scrittore ci pone dinanzi ad una lettura grandemente allegorica. La storia già pubblicata nel 2017, nell’edizione di Scrittori Campani della Historica Edizioni, è una riproposizione di Claudio Moretti. Il terzo racconto è Dagli undici metri (cosa ho imparato da un calcio di rigore). Armando Grassitelli ha scelto di corredare il suo volume, con una narrazione che ha ottenuto una risposta editoriale e dal pubblico, di successo. La selezione nella grande Biblioteca della Cultura sportiva italiana, tenutasi in occasione del Matera 2019. La partecipazione al Festival della letteratura calcistica, appena conclusasi. Con Dagli undici metri, Armando Grassitelli ha realizzato un progetto autobiografico, raccontato dall’infinita passione per il calcio. Il sottofondo umoristico, diventa protagonista in: L’affare del Secolo. Il lettore viene coinvolto nelle rocambolesche avventure di una coppia di truffatori malmessi, i quali vivranno un groviglio di imprevisti, con l’incontro di loschi personaggi. La speranza, sarà quella di poter cambiare in meglio la propria vita. L’eccitazione per lo sport, ritorna nel quinto racconto. L’amore è una palla (a spicchi arancioni). È questo il titolo della raccolta di descrizioni, a metà strada con l’organicità autobiografica. Un crescendo di narrazioni, in cui lo scrittore racconta l’amore per la pallacanestro. Le prima partite al Palazzetto. Le vittorie, le sconfitte. Il viaggio di Forlì a seguito del Carpisa Napoli, vincitrice della Coppa Italia del 2006. Il corpo ironico della sua scrittura è afferrabile a prima riga. In esso è di bella piacevolezza, cogliere l’anima delicata. Un’analisi tratteggiata già nel titolo di questo quinto componimento. Il mistero del mancino chiude il volume di Armando Grassitelli. Un racconto, che racchiude una sensibile metafora. La storia di un mediocre tennista, che riuscirà a vedere realizzabile un grande sogno. La partecipazione agli internazionali di Tennis di Roma. Un effetto interessante quello di, Il mistero del mancino, che lo ha visto selezionato ad un contest organizzato nel 2018, dagli internazionali d’Italia di Tennis. Lo sport è il filo conduttore, che accompagna gran parte di Una Famiglia con la emme maiuscola. In esso la ricerca di chiavi di lettura, che suscitano trasporto emozionale, attraverso lo sguardo che arriva da una finestra dichiaratamente allegorica. Insieme ad essi, i toni ironici che contraddistinguono ogni peculiarità, che Grassitelli esprime con la penna e foglio, fino a diventare lettura.
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