Sabato 6 aprile ore 20.30 e domenica 7 aprile ore 18.00 presso il Teatro Area Nord ( in via Nuova Dietro la Vigna, 20, Napoli) andrà in scena Ranavuottoli – Le Sorellastre di Roberto Russo e Biagio Musella. Per la regia di Lello Serao, con Nunzia Schiano, Biagio Musella e Pino l’Abbate.
L’idea di questo spettacolo parte da una serie di interrogativi: “Come appare il mondo visto dalla parte dello specchio? Come appare visto dal basso verso l’alto?”
Certamente la visuale che si avrà del mondo sarà distorta, così come lo sono le prospettive di Escher a cui lo spazio scenico rimanda ed ospita una celebre storia vista però non dalla parte della “vincitrice” ma dei personaggi sconfitti. Mi riferisco alla celebre fiaba di “Cenerentola” ed è leggendo la storia vista dalla parte delle sorellastre che nasce l’idea di “Ranavuottoli” (le Sorellastre) scritto da Roberto Russo e Biagio Musella. Il testo parte, quindi, da questa celebre storia che ci presenta le due sorellastre, Anastasia e Genoveffa, come la quintessenza di una cattiveria pari soltanto alla loro bruttezza, due sorelle che brutte dentro e brutte fuori. Da questo status esistenziale di Anastasia e Genoveffa si vuole portare lo spettatore a riflettere sulle seguenti domande: “da dove nasce la bruttezza? E’ davvero soltanto una questione cromosomica? La bruttezza, è un destino già segnato?”
Il testo, a questi quesiti, dà una risposta secca: non si nasce brutti, lo si diventa come conseguenza, prodotto di quanto di brutto si vive o si è costretti a vivere e alla fine, quando la conseguenza del proprio stato diventa consapevole, la bruttezza diventa una forma di protesta nei confronti di un mondo che pretende di essere belli e vincenti.