Lo scorso weekend, al Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano (Napoli) è andato in scena “Dante. Purgatorio Soundtarck”, con Giovanni Meola (che firma anche la regia) e Daniela Esposito.
Si è trattato di un primo interessante studio di un lavoro che avrà un suo sviluppo futuro, non è una drammaturgia ma è una lettura drammatizzata con sonorizzazione che diventerà una messa in scena dove il racconto della Divina Commedia verrà sonorizzato.
È uno studio che diventerà un racconto dei canti dell’antipurgatorio, si tratta infatti dei primi canti del purgatorio che, secondo il regista, rappresentano cantica più umana e ironica dell’opera, soprattutto per l’ arrivo sulla spiaggia di Dante e Virgilio che non riescono a trovare la strada per salire il purgatorio, contemporaneamente, arriva una barchetta con alcuni spiriti purganti che si meravigliano di trovare un uomo vivo in purgatorio. C’è, quindi, l’ ironia dell’incontro tra un vivo che desta scalpore nelle anime (che non si sanno spiegare la sua presenza) e Virgilio che ogni volta deve spiegare il perchè Dante si trova nel purgatorio. Ironia che, unita alla capacità descrittiva presente in tutta la Divina Commedia, rende questi canti non solo molto umani ed ironici ma anche delle vere e proprie sceneggiature cinematografiche. Questo è l’elemento che ha fatto venire l’ispirazione al regista di affrontare un percorso così complesso, immaginando una sonorizzazione che faccia da colonna sonora, perché, quando si leggono i versi dell’antipurgatorio si ha la sensazione proprio di ascoltare dei suoni della natura, o di sentire le anime che si muovono insieme, quindi la scelta è stata quella di lavorare solo con la voce (musicandola) ma anche con strumenti non tradizionali che producessero sonarità particolari ottime per descrivere alcuni passaggi dell’evolversi della storia.
Si segnala il 16 marzo alla Rasegna Scena di Pagani sarà presentato un altro spettacolo sempre di Giovanni Meola dal titolo “Io so e ho le prove” liberamente tratto da un libro che è stato un caso letterario scritto da un ex menager bancario.