È stata inaugurata nella galleria “Fiorillo arte” di Napoli, la mostra “I sette peccati capitali e le virtù” dell’artista Luminita Irimia. Le opere resteranno esposte fino al 16 marzo, giorno in cui, alle ore 18, interverranno come relatori l’architetto Franco Lista e il Prof. Sergio Zazzera. La mostra, curata da Manuela Capuano, si compone di 25 opere di colorati acrilici, di formato grande e 14 tele ad inchiostro in bianco e nero di piccole dimensioni, oltre ad una installazione in terracotta. L’artista si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti in Romania, suo Paese natale. Si è trasferita giovanissima a Napoli, ed ha iniziato ad esprime la sua dirompente creatività attraverso la pittura, la scultura e la realizzazione di gioielli unici e particolari. Usa tecniche e stili diversi, fino ad approdare allo stile attuale che si potrebbe definirei “ironico-surreale”. Nei suoi lavori si serve di figure allegoriche e di un simbolismo di grande forza immaginifica, per esprimere concetti profondi e mai banali. Le opere in mostra di Luminita rappresentano al meglio il saggio dell’armeno Georges Ivanovic Gurdjieff “Incontri con uomini straordinari”. Il saggio pone l’accento sul nostro mondo fatto di convenzioni e automatismi che non ci permettono di vivere appieno secondo la nostra vera natura e di alimentare le nostre infinite risorse spirituali. La pittrice ci conduce in questo viaggio onirico, dove esplora i comportamenti umani, senza giudicare né enfatizzare i vizi e le virtù, ma cercando di ergersi al di sopra della materia, trasportandoci in un mondo dove ogni concetto contiene in sé il suo esatto opposto. Il suo scopo è quello di risvegliare le coscienze dal torpore in cui ormai siamo immersi. Solo l’amore declinato in tutte le sue forme ci potrà salvare, e al più nobile dei sentimenti l’artista dedica 14 tele ad inchiostro in bianco e nero altamente evocative. Solo un cuore rosso di terracotta, metafora del sentimento che supera la razionalità, spezza la monocromia ed emerge dalla testa di un manichino. Una installazione di 100 occhi in terracotta rappresenta la salvezza dell’anima attraverso il superamento della fase materica. Una mostra tra surrealismo-amore-sogno-follia-libertà che calamita e intriga il visitatore. Da vedere.
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