Più di cinquecento persone tra amici, artisti, familiari, estimatori e appassionati: era gremito ieri sera il teatro del popolo Trianon Viviani per l’omaggio a un grande protagonista delle scene, Nino Taranto. Una serata realizzata grazie alla Regione Campania, a cura della Fondazione Taranto in collaborazione con la Scabec e il Trianon Viviani.
Una serata di musica, ricordi, immagini di repertorio, testimonianze e omaggi presentata da Lara Sansone e con la regia di Giulio Baffi. Sul palco, dopo il saluto del nipote Francesco De Blasio – si sono esibiti Pietro Pignatelli, Ingrid Sansone, Ciro Capano, Giorgio Pinto, Giacomo Rizzo, Antonio Merone, Massimo Masiello, Pietra Montecorvino. Con loro i critici Valerio Caprara e Giulio Baffi hanno raccontato Taranto uomo di teatro e uomo di cinema, con i contributi video offerti dalla Teche RAI. A ricordare Nino Taranto anche Pippo Baudo con un emozionante videomessaggio.
Lara Sansone è scesa poi in platea per raccogliere le testimonianze di Gustavo Verde, figlio di Dino uno degli autori storici di Taranto, di Miranda Martino e di Rosaria Troisi che ha voluto essere presente ieri sera nell’anniversario di nascita del fratello Massimo, uno dei grandi fan di Nino Taranto, come lui indimenticabile artista. A chiudere con emozione è stato il nipote Corrado Taranto, con una sua poesia dedicata allo zio e ai tanti personaggi che ha interpretato al cinema e sul palco, simboli di una Napoli al centro della scena artistica nazionale.
La serata è stata anche l’occasione per annunciare la pubblicazione dell’autobiografia inedita di Nino Taranto dal titolo «Una vita per Napoli. Autobiografia di un grande del palcoscenico», in uscita a maggio con le edizioniHomo Scrivens, nella quale racconta la sua vita, dalla nascita nel quartiere di Forcella alle tante tappe di una straordinaria carriera artistica che l’ha visto protagonista in teatro, tv e al cinema, fino alla sua scomparsa all’età di 79 anni. Un racconto in prima persona, arricchito da due scritti che furono realizzati allora dal giornalista e amico Antonio Ghirelli e da suo figlio Raimondo Taranto e che oggi sono introdotti dalla prefazione dello scrittore Maurizio de Giovanni.