Da mercoledì 13 febbraio torna in prima serata su Rai2 “La porta rossa”. La serie, ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi e diretta da Carmine stagione è una co-produzione Rai Fiction – Velafilm, in associazione con Garbo Produzioni.
Dopo il successo dell’anno scorso, con oltre 3 milioni di telespettatori e il 13,4% di share, la seconda stagione vedrà nuovamente come protagonista il commissario Leonardo Cagliostro (Lino Guanciale) alle prese con una nuova indagine ricca di colpi di scena.
Cagliostro – rimasto nel mondo dei vivi dopo la sua morte – ha scoperto l’identità del suo assassino ed è riuscito a mettere in salvo sua moglie Anna Mayer (Gabriella Pession). Tutto sembra risolto, dunque, ma quando giunge il momento di attraversare la porta rossa e lasciare per sempre la vita terrena, accade qualcosa di inaspettato: Jonas (Andrea Bosca), il mentore incontrato nella dimensione spirituale, si risveglia dal coma. Ma chi è davvero quest’uomo? Perché è ritratto in una foto insieme a Stefano Rambelli (Antonio Gherardi), capo di Cagliostro e responsabile della sua morte?
Nella seconda stagione di La porta rossa Cagliostro è dunque ancora tra i vivi. È accanto ad Anna mentre dà alla luce sua figlia. La nascita della bambina lo porta a farsi domande che da vivo ha sempre evitato: qual è la sua storia? Chi sono i suoi genitori? Perché lo hanno abbandonato? Al suo fianco nelle ricerche c’è di nuovo Vanessa (Valentina Romani), la sola – insieme a sua madre Eleonora (Cecilia Dazzi) – che riesce a vederlo. Ma ben presto la ragazza si ritrova invischiata in una indagine della polizia che coinvolge il suo fidanzato Filip (Pierpaolo Spollon) e molti personaggi della Trieste “bene”. L’unica persona che può darle una mano e proteggerla è Anna, a sua volta in grande difficoltà. Rambelli, al processo per la morte di Cagliostro, presenta una versione dei fatti che ribalta tutto: afferma che sono stati proprio Anna e Antonio Piras (Ettore Bassi) amanti clandestini, a uccidere Cagliostro, facendo ricadere la responsabilità della morte su di lui. A tutto questo si aggiunge una nuova “visione” del commissario: la sua piccola figlia potrebbe essere a breve in serio pericolo. Ancora una volta il commissario Cagliostro ha poco tempo a disposizione; poco tempo per scoprire cosa si nasconde dietro le nuove dichiarazioni di Rambelli; poco tempo per capire chi è Jonas; poco tempo per comprendere qual è il grande mistero che coinvolge alcuni importanti esponenti della borghesia triestina. Poco tempo per salvare la sua bambina.