Grande successo al ridotto del Teatro Mercadante per Viva la vida, spettacolo diretto da Gigi Di Luca, con Pamela Villoresi, la cantante e polistrumentista Lavinia Mancusi e la body painter Veronica Bottigliero. Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, liberamente tratto dal monologo di Pino Cacucci, con adattamento di Gigi Di Luca, Viva la vida ripercorre i patimenti della reclusione forzata di Frida Khalo, i lucidi deliri artistici di pittrice affamata di vita e di colore. La sintesi infuocata di un’esistenza piena e tormentata, la parabola di una grande pittrice al vertice estremo dei suoi giorni. Ormai stanca ed annientata dalla sofferenza, Frida si prepara ad affrontare il suo ultimo viaggio, lasciandosi trasportare in un’atmosfera onirica, nella quale proietta immagini e ricordi. È la Pelona, la morte, interpretata da Veronica Bottigliero, ad assistere Frida in questo lento abbandono, che la libera da un corpo deteriorato e le restituisce la vita come opera d’arte, attraverso la creazione del mito. È in Chavela Vargas, interpretata da Lavinia Mancusi, che Frida trova sollievo dal tormento interiore, attraverso momenti di serenità e di intimità.
L’arte pittorica di Frida Khalo, viene ripresa attraverso il dipinto di Veronica Bottigliero, sul corpo di Pamela Villoresi, incorniciata in un quadro che è uno specchio, elemento scenico centrale, simbolo di introspezione e di riflessione, attraverso il racconto di Frida, del grande amore per Diego, per le donne, per l’arte, per le radici della propria terra, per la sua stessa vita, vissuta voracemente nonostante la fragilità della propria condizione fisica. È dalla radice della sua natura multiculturale ed etnica, che Frida si manifesta in una donna, adagiata su una sedia medica, simbolo di staticità e costrizione, che ornata di rami secchi e fiori, diventa il trono dal quale eleva la propria sofferenza ad una dimensione poetica. Voce, corpo e anima di Frida Khalo, Pamela Villoresi, che con un’interpretazione emozionante e coinvolgente, da’vita ad una donna appassionata, simbolo di libertà. Immagini suggestive ed idilliache, accompagnate dalla straordinaria voce di Lavinia Mancusi, che canta le canzoni di Chavela Vargas, donna sensuale e trasgressiva, che canta Frida e per Frida, canta il Messico di quegli anni, in cui il movimento culturale femminile ha fatto sì che l’arte fosse rivoluzione dandole un nuovo volto, rivendicando l’appartenenza e l’identità del passato.
Tre donne in scena, che attraverso diverse forme d’arte, esprimono la profondità dell’anima di Frida Khalo, il suo aspetto più propriamente femminile e contemporaneo.