Il 4 febbraio è approdato, per la rubrica musicale del Teatro Vascello, il gruppo Germano Mazzocchetti Ensemble/Un gioco sottile. Germano Mazzocchetti, fisarmonica, Francesco Marini, sax soprano e clarinetti Paola Emanuele,viola Marco Acquarelli, chitarra Luca Pirozzi, contrabbasso Sergio Quarta, percussioni
Il Germano Mazzocchetti Ensemble è attivo da più di dieci anni. Ha pubblicato i cd “Testa sghemba” (Egea) e “Asap” . Le musiche di Mazzocchetti attingono a sonorità popolari e mediterranee, unite a citazioni jazzistiche e rimandi alla tradizione colta. Il risultato è una musica caratterizzata da uno spiccato sincretismo linguistico, che bene si allinea ad alcune tra le più interessanti esperienze della musica d’oggi.
Come ha scritto il critico Giordano Montecchi, “è spigolando nel vissuto che nascono oggi le migliori musiche nuove: le musiche della crisi, schizzate con la consapevolezza delle miriadi di lingue e del loro immenso lascito da una parte e, dall’altra, la sfida a un mondo sempre più indifferente a ciò che non passa per le autostrade mediatiche.” E ancora, riferendosi all’attività di Mazzocchetti come compositore di musiche di scena: “Remoti si sentono gli echi di un Kurt Weill, di un Fiorenzo Carpi e il carsico andirivieni di quella linfa popolare che sempre nutre il lessico di Mazzocchetti. Ma c’è anche altro in questa formazione densa di ritmo ed energia cinetica, impastata con fisarmonica e viola che trasudano melanconia a ogni nota. C’è un universo intimamente latino, fatto di ritmo, calore e languore”. Il gruppo ha suonato per le maggiori istituzioni nazionali, tenendo concerti nelle principali città italiane.
È stata una serata magica all’insegna dell’ottima musica. Sonorità sperimentali unite alla grandissima tecnica dei musicisti messi insieme dal maestro Germano Mazzocchetti. Molte delle sue opere sono ispirate alla sua città natale, Città Sant’ Angelo, in cui sono assemblati i richiami della tradizione fatta di botteghe, di artigiani dai quali era possibili attingere frasi e momenti che oggi è molto difficile trovare. Si spazia da pezzi ispirati a singoli personaggi fino ad arrivare a memorie di paesaggi sconfinati o a richiami cinematografici. Insomma, il Teatro Vascello si conferma il perno della cultura e della sperimentazione a Roma. Complimenti!