Presentato presso il Gran Caffè Gambrinus di Napoli “La maledizione dell’acciaio”, il libro scritto da Oreste Ciccariello, da un’idea di Gigi&Ross. Presenti all’incontro anche il magistrato Catello Maresca (che ha curato la prefazione) e l’editore Rosario Bianco.
“La maledizione dell’acciaio” rappresenta una delle pagine più belle, rivoluzionarie e dolorose della storia di Napoli: Bagnoli e l’Italsider, un quartiere che negli anni ’30 era meta ambita del turismo d’élite e che oggi, invece, è sovrastato dalla presenza ingombrante dell’Italsider. Si ricorda che, saltata la ciminiera verso la fine degli anni ’90, si auspicava una rinascita concreta dei luoghi dovuta ad una profonda bonifica, ma le cose non sono andate in questa direzione e lo stato di degrado continua a perdurare.
“Se il male, il buio e l’inferno vengono confinati all’interno di un enorme ecomostro d’acciaio e tu sei solo un piccolo uomo, la battaglia è già persa in partenza. Anche se resti inerme, però, non sopravvivi… il mostro ha troppa fame. Quindi vale la pena combattere” così Massimo Mancini decide di affrontare l’Italsider (l’ammasso di ferro e veleno di Bagnoli che gli ha portato via il padre). Proprio entrando nelle viscere del mostro che Massimo però scopre segreti, complotti che mai avrebbe potuto immaginare.
L’autore e attore napoletano, Oreste Ciccariello, classe ’93, formatosi artisticamente presso il Laboratorio Pratico di Teatro diretto da Gaetano Liguori, sul libro dice: «Nella pagine della ‘Maledizione dell’acciaio’ il lettore trova una bella storia di resistenza, di forza di volontà. La volontà di non arrendersi
davanti agli ostacoli. La maledizione che si trova nel titolo diventa, in fondo, una benedizione, perché alcune battaglie vanno combattute solo se hai le armi per intraprenderle e questo è vero. Ma se le armi non le hai in partenza, la forza di volontà ti aiuterà a trovarle. Il protagonista del romanzo, Massimo Mancini, è un supereroe, che, come tutti i supereroi della Marvel ha nome e cognome con le stesse iniziali, e combatte contro l’ecomostro Italsider per amore nei confronti del suo territorio ma anche perché influisce sulla sua vita portandogli via pezzi di amore e di cuore».
«Il libro – racconta Ross – avrebbe dovuto chiamarsi ‘Fino alla fine’, perché tra le righe delle sue pagine c’è tanta forza e tanta resistenza. Gigi e io stavamo lavorando alla sceneggiatura di questo lavoro e proprio in quel periodo c’è stato l’incontro con Oreste che ci ha proposto di farne un romanzo. Abbiamo accettato subito e così nasce‘La maledizione dell’acciaio’, un libro che trova la sua anima della verità e nelle battaglie senza resa, perché se una cosa è più forte di te può sconfiggerti ma vale la pena lottare fino alla fine, senza fermarsi davanti agli ostacoli e senza darla subito vinta all’avversario».
Il libro. L’eterna lotta contro il male, contro il buio, contro l’arido è troppo spesso ad armi impari quando sei solo un pizzico di bene, una fioca lucina, un piccolo angolo di mare. Se il male, il buio e l’inferno vengono confinati all’interno di un enorme ecomostro d’acciaio e tu sei solo un piccolo uomo, la battaglia è già persa in partenza. Anche se resti inerme, però, non sopravvivi… il mostro ha troppa fame. Quindi vale la pena combattere. Così fa Massimo Mancini quando decide di affrontare l’Italsider, l’avvelenato mostro di acciaio di Bagnoli che gli ha portato via il padre. Lo fa con le armi dell’uomo comune, studiando per laurearsi ed entrare nella commissione di bonifica dell’Italsider. Ma è proprio entrando nelle viscere del mostro che Massimo scoprirà segreti, complotti che mai avrebbe potuto immaginare. E poi la maledizione che gli cambierà la vita: l’acciaio avvelenato che gli entrerà fino a dentro facendolo sentire mai così vivo ma irrimediabilmente morto. La maledizione che gli darà, forse, la forza per combattere finalmente ad armi pari contro il mostro di acciaio che intanto ha generato tanti altri mostri fatti di carne e ossa. In un susseguirsi di rivelazioni, colpi di scena, amicizie rovinate e amori mai finiti, e nella cornice di una straordinaria e maledetta Bagnoli, finalmente Massimo accenderà una luce accecante nel buio e sarà il mare che inonderà la terra arida, vincendo una battaglia di una guerra purtroppo ancora molto lunga, perché da qualche parte un altro mostro sta già oscurando ogni debole fonte di luce.