Arriva domani, giovedì 15 gennaio, nelle sale cinematografiche il film di Alessia Scarso, “Italo”. Con la voce narrante di Leo Gullotta “Italo” vede nel cast Con Marco Bocci, Elena Radonicich, Barbara Tabita, Vincenzo Lauretta, Martina Antoci, Matteo Korreshi, Tuccio Musumeci, Lucia Sardo, Andrea Tidona e Marcello Perracchio.
Nel 2009, nelle campagne di Scicli, provincia di Ragusa, arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera cittadina fino a diventarne simbolo. Tratto da un’ incredibile storia vera il film racconta la vita di Italo, cane straordinario al punto da meritare la cittadinanza onoraria. Una commedia romantica e divertente che tocca temi importanti quali l’amicizia, il pregiudizio e l’amore incondizionato a cui fa da cornice una Sicilia piena di colori e tradizioni. L’eroe di Squadra Antimafia, Marco Bocci, nel suo primo ruolo da protagonista sul grande schermo.
Nell’ambito della conferenza stampa Alessia Scarso afferma: «Se Italo non fosse mai esistito, di certo sarebbe nato dalla fantasia di uno sceneggiatore. Essendo esistito davvero, non poteva che essere il protagonista di un film. Una storia che chiedeva di essere raccontata. La trasposizione cinematografica di Italo non raccontà solo la vita di questo straordinario “personaggio” ma è una vera e propria storia corale alimentata dagli intrecci degli abitanti di un intero paese che abbiamo costruito intorno a Italo. Il nostro obiettivo è realizzare una commedia brillante, ma al tempo stesso umana e toccante. Protagonisti, accanto ad Italo, sono tre bambini e tre adulti, sullo sfondo di una Sicilia piena di colore e tradizioni. Il 15 marzo 2009, nelle campagne di Scicli, in provincia di Ragusa, un branco di cani randagi ha attaccato un bambino, uccidendolo. Nella stessa città e nello stesso periodo arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera comunità fino a diventarne beniamino. Da questi due fatti di cronaca, e dal mio incontro con lui, Italo, compagno di un pomeriggio d’estate, prende spunto il film.»
La Sicilia è notoriamente terra di contraddizioni esposta all’arrivo di stranieri, dominatori, che allo stesso tempo l’hanno soggiogata e arricchita. “Italo Barocco” fotografa un’immagine della Sicilia che si misura con l’accoglienza da un punto di vista inedito. È la storia di un paese ferito che riesce, superati pregiudizi e diffidenze iniziali, a ricevere l’altro. Anche se lo straniero in questo caso è un randagio amabile e benevolo. Ognuno di loro affronterà un cambiamento, specie Meno, che troverà attraverso questo fantastico randagio la chiave di volta per crescere. Ma Italo non apparterrà mai a Meno, nè a nessuno. Italo è un dono, il cane di tutti e di nessuno, e amatissimo andrà via lasciando un insegnamento che sarà più forte della sua presenza.
Tra gli attori protagonisti Marco Bocci, il quale racconta la sua esperienza sul set di Italo. «Mi sento davvero fortunato. Ho preso parte ad un film con un cast di altissimo livello, per non parlare del cane e del regista con il quale, fin da subito, si è instaurato un rapporto di reciproca armonia. Affrontare questo personaggio è stata una gran responsabilità; un padre, vedovo, sindaco in continua concorrenza con una candidata alquanto bizzarra e con un figlio che non sa come gestire. Poi il tutto fila liscio e ci si rende conto di quanto sia bello il mestiere dell’ attore. Molto importante è stata anche la location, praticamente fantastica, capace di mettere tutti noi a nostro agio.» Per Bocci, Italo, rappresenta il primo grande ruolo da protagonista al cinema, anche se lui sostiene che «in realtà qui il protagonista assoluto è il nostro Italo, insieme al gruppetto di ragazzi. Io non ho potuto fare altro che muovermi col loro stesso passo». Ma anche l’esperienza con i ragazzi non è stata da meno per l’affascinante attore: «è stato davvero molto semplice lavorare con loro. Erano molto emozionati, lavoravano da professionisti. Sapevano tutte le battute a memoria».