In scena fino al 23 dicembre presso il Teatro Brancaccio di Roma, Marco Cavalcoli in “Santa Rita and the Spiders from Mars”, reading tra David Bowie e Paolo Poli. Con e a cura di Marco Cavalcoli, tecnica Paolo Panella, traduzioni Giampiero Segneri.
“Non ho mai voluto apparire come me stesso in scena, mai fino a poco tempo fa. Tratteggiavo figure di personaggi e volevo riprodurli in scena. L’esperienza diretta non può mai bastare, Flaubert non provò i dolori del parto, né i dolori dell’arsenico, eppure era giusto e vero quando disse “sono io la signora Bovary”.
Due istrionici, impenitenti, irrefrenabili male impersonator con versatilità (congeniale o occasionale, o anche solo metaforica) di female impersonator, due talenti del teatro musicale o della musica teatrale come Paolo Poli e David Bowie, si prestano, anche a distanza, ad essere visitati attraverso una lettura binaria di alcuni dei loro testi. E Marco Cavalcoli è il decrittatore, la voce multi-identitaria, il potenziale doppio che unisce i Poli, i Bowie. (Rodolfo Di Giammarco)
Beh, possiamo tranquillamente dire di aver assistito ad un reading davvero unico nel suo genere. Una conversazione onirica, assurda tra David Bowie e Paolo Poli in cui il bravissimo talentuoso attore Marco Cavalcoli si destreggia in una lettura aiutandosi con uno schermo alle sue spalle, “doppiando” spezzoni di interviste, oppure semplicemente utilizzandolo come traduttore con sottotitoli (l’attore spesso parla in inglese ) e l’effetto è davvero interessante, divertente e tecnicamente elevato. Dotato vocalmente Marco Cavalcoli utilizza tutto la sua gamma tonale per andare dai bassi profondi fino a salire verso acuti strettamente legati alla figura di Paolo Poli. Insomma, per chi avesse intenzione di trascorre un’ora alternativa, questa è la serata giusta!