Al teatro dei Conciatori fino al 25 gennaio 2015 va in scena lo spettacolo “Il caso Braibanti”, spettacolo di Giuseppe Marini, scritto da Massimiliano Palmese, i cui interpreti sono Fabio Bussotti e Mauro Conte. Le musiche sono di Mauro Verrone, eseguite live da Stefano Russo.
“Il caso Braibanti” rievoca uno dei più clamorosi scandali giudiziari della storia italiana del Novecento. Con un testo costruito su documenti d’archivio, lettere e arringhe, Massimiliano Palmese ha ripercorso il processo a cui fu sottoposto nel 1968 Aldo Braibanti – ex-partigiano torturato dai nazifascisti, comunista e omosessuale, artista, poeta, appassionato di filosofia e studioso della vita delle formiche – accusato di “plagio” ai danni del suo giovane amante Giovanni Sanfratello. In scena Fabio Bussotti e Mauro Conte, nei panni dei due protagonisti, danno voce anche a tutti gli altri personaggi della vicenda, mentre le musiche di Mauro Verrone eseguite dal vivo da Stefano Russo fanno de “Il caso Braibanti”, diretto da Giuseppe Marini, uno spettacolo-concerto dedicato a un intellettuale schivo e appartato, la cui vicenda ricorda da vicino quella di Pier Paolo Pasolini. Il processo a Braibanti si aprì il 12 giugno 1968, mentre infiammava la Contestazione e i giovani di tutto il mondo chiedevano a gran voce più ampie libertà. Aldo Braibanti finì col divenire il capro espiatorio di un duro scontro generazionale.
Giuseppe Marini, uno dei più stimati registi italiani, è un vero regista, uno di quelli che ama gli attori e li mette sempre in prima linea. Per questo magnifico spettacolo, ha scelto la semplicità: due sedie, due attori, un musicista. Le parole volano via come musica e gli attori non fanno altro che danzarci intorno regalando allo spettatore una piacevole, unica, sensazione. I due interpreti Fabio Bussotti e Mauro Conte, totalmente in parte, riescono a portare a galla il rapporto unico e autentico di due uomini che semplicemente si amavano e per questo hanno dovuto patire le pene dell’ inferno. Molto bravo Mauro Verrone, che con la sua musica crea una colonna sonora divisa tra rabbia e amore.
Semplice ed emozionante. Assolutamente da vedere!