Poteva essere molto rischioso mettere insieme una storia originale in un musical e accostarla a brani che hanno scandito la storia della città di Napoli composte da uno dei suoi figli più amati, Pino Daniele e il produttore Sergio De Angelis per la Ingenius srl ha deciso di rischiare con la storia scritta a quattro mani da Alessandra Della Guardia e Urbano Lione il cui protagonista Antonio (Alessandro D’Auria) è uno di quei tanti figli illegittimi di Napoli che portato al nord (Torino) torna in città a seguito di un lascito testamentario da parte di quello che scoprirà poi essere stato suo padre. Il lascito in questione è uno storico locale musicale il Ue Man dove si trova la band che suona dal vivo quasi tutti i brani del musical e personaggi chiave come Anna (Noemi Smorra) la cameriera, Dummì (Pietro Pignatelli) un artista di strada, il femminiello Mario/Teresina (Francesco Viglietti) e il factotum del locale Tatà (Enzo Casertano). Scandire il ritmo della storia, incastrando come in un puzzle le canzoni di Pino Daniele, non deve essere stata impresa facile per gli sceneggiatori e per il direttore artistico Fabio Massimo Colasanti che è stato suo stretto collaboratore per tanti anni e dunque in alcuni punti si sente la forzatura come in Che soddisfazione per l’antagonista della storia, O’ scic (Leandro Amato) l’archetipo del o’ malament che vuole acquistare il locale per nascondere i suoi traffici illeciti, o anche ‘Na Tazzulella ‘e cafè offerta dal Notaio al protagonista durante la lettura del testamento o ancora il momento coreografico della Bella ‘mbriana, seppur suggestivo. È che è davvero difficile racchiudere la storia, i miti e i riti della città in un’unica opera musicale senza scivolare un po’ qua e un po’ là in luoghi comuni, strizzare l’occhio alla vendibilità, finalmente di moda, del prodotto Napoli e riuscire contemporaneamente ad avere una credibile qualità artistica e Musicanti in molti punti ci riesce grazie alla grinta dei ragazzi in scena; come nella magistrale esecuzione di Vient o nel momento topico di Terra Mia, quando i tre protagonisti indiscussi, D’Auria-Antonio, Pignatelli- Dummì e Maria Letizia Gorga-Donna Concetta si uniscono in un’unica voce e raccontano l’eterna storia che accompagna la città:amarla o odiarla? Fuggire o restare? Il lieto fine è di impatto musicale fortissimo, con tutto il cast in scena a cantare Tutta ‘nata storia, tant’è che il pubblico balza in piedi a ballare, il sindaco della città in primis, tributando così un bel successo a questo esperimento coraggioso e chiedendo a gran voce il bis che arriva ancora più esplosivo con Yes ai no my way. Musicanti dopo Napoli andrà in tour in tutta Italia e nel mondo.
Dopo il debutto nazionale a Napoli (dal 7 dicembre, Teatro Palapartenope), lo spettacolo arriverà a Bari, (29 e 30 dicembre, Teatro Team). Nel 2019 il tour attraverserà l’Italia: Assisi (15 e 16 gennaio, Teatro Lyrick); Firenze (14 e 15 febbraio, Obihall); Torino (23 e 24 febbraio, Teatro Colosseo); Milano (dal 7 al 17 marzo, Teatro Arcimboldi) e Roma (dal 7 al 12 maggio, Teatro Olimpico).
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