Grande successo per “Atlantico Fest – Attraversa la musica”, la tre giorni di eventi a Milano ideata da Marco Mengoni per festeggiare insieme al suo pubblico l’uscita del suo nuovo album “Atlantico” (Sony Music). Il nuovo lavoro è uscito lo scorso 29 novembre per la prima volta in contemporanea in tutta Europa e contiene 15 tracce inedite. “Atlantico” è un contenitore che raccoglie sonorità, influenze, fotografie che Marco ha raccolto in due anni in giro per il mondo. Un disco in cui riscontriamo la crescita artistica di Mengoni -considerato uno dei cantautori più interessanti del panorama musicale italiano – che ha firmato quasi tutti i brani avvalendosi di importanti collaborazioni e alcuni feat. internazionali.
“Voglio” e “Buona Vita” sono i due brani che hanno anticipato l’album. Il primo apre il nuovo lavoro discografico ed è nato a New York, in studio con un arrangiamento sporco e istintivo, pieno di controtempi e con un continuo rimpallarsi di battere e levare, coerente con il contrasto del testo. A seguire “Hola (I Say)”, un brano arricchito dalla volce calda e profonda di Tom Waker, in qualche modo complementare a quella di Mengoni. L’insieme è impressionante, la miscela delle due voci semplicemente perfetta. “Buona vita” è il secondo singolo uscito per anticipare questo nuovo lavoro. La canzone augura qualcosa di migliore alle persone che ci sono e a quelle che non ci sono più e porta un messaggio, con un vestito leggero che contrasta con le parole. Prodotta da Pablo Diaz-Reixa, meglio conosciuto come EL Guincho e già collaboratore di Rosalia, questa traccia è armonicamente composta “in maggiore” ed ha una doppia personalità. “Muhammad Ali” rappresenta una delle tracce più up del nuovo lavoro, con un arrangiamento vocale di Mengoni che da sempre segue e realizza in prima persona sorprendenti tappeti armonici per tutti i suoi brani. L’introduzione riprende i canti dei guerrieri della tradizione Masai per i preparativi alla caccia, canti propiziatori anche per esorcizzare la paura della caccia. A differenza degli altri due racconti/dediche ai personaggi presenti nel disco, questa traccia è un inno, un incitamento a prendere Muhammad Alì come riferimento. Come per Buona Vita, il clima festoso dalle radici sudamericane, accompagna il testo intenso e profondo di “La Casa Azul” che parla della storia di Frida Kahlo, il suo percorso di sofferenza al centro di un brano che la prende come simbolo. Ad impreziosire il brano, la voce sicura e carica di storia di Adriano Celentano. Per “Mille Lire” Marco ha scelto Takagi e Ketra e ha indicato loro qual era la strada da intraprendere, mantenendo il connubio fra la rumba e la musica elettronica, una delle correnti più importanti presenti in questo disco. Il testo è autobiografico e descrive una fase di passaggio, un racconto del cantautore alla vigilia dei suoi 30 anni. Altro brano presente in “Atlantico” è “La ragione del mondo”, l’inseguimento dello stupore che gli occhi provano nel lasciarsi ammaliare dalle cose del mondo. È mettersi in ascolto e d’un tratto aprire gli occhi come fosse la prima volta, posare lo sguardo sul circostante e nella meraviglia sussurrare: sono nato solo adesso. “Amalia” è la traccia che Marco dedica alla cantante e attrice portoghese, Amalia Rodrigues. Per raccontare di questo personaggio così importante, nel brano Mengoni duetta con la straordinaria voce di Vanessa Da Mata, che insieme ai Selton restituisce tutte le vibrazioni e le sonorità tipiche della musica brasiliana e portoghese. Di ispirazione musicale medio-orientale è “Rivoluzione”, uno dei testi più importanti dell’album, dove per la prima volta esplode tutta la riflessione interiore di questi ultimi due anni. Questo brano era ricchissimo e carico di spunti strumentali. Per questo Marco ha sentito la necessità di consegnare il pezzo in mano a Rudimental, con la sicurezza che avrebbero potuto alleggerire il pezzo e in qualche modo farlo rinascere, senza affollamento ma comunque pieno. Una ballad che diventa un brano UP è sicuramente “Everest”, il cui arrangiamento accompagna l’evoluzione di questo stato d’animo raccontando una storia d’amore da una prospettiva soggettiva. Nel brano “I giorni di domani” il cantante descrivo di quanto il camminare a lungo al fianco di una persona, in qualche mode si diventa quella persona. Se ne acquisiscono gesti e inflessioni. E a poco a poco la s’impara, ricalcandone la cadenza del passo come un omaggio, ripetendone il nome come una preghiera che ci estranea facendoci leggeri, fino a che quel nome diventa il proprio. Ed ogni luogo visto insieme, ogni orizzonte e prospettiva diventano molecole di quel tratto di vita condiviso. Siamo arrivati alla traccia numero 13 rappresentata da “Atlantico” che dà il titolo all’intero lavoro discografico. Scritta da Frah Quintale con la collaborazione di Dario Faini, il brano è un racconto del viaggio, la perfetta sintesi testuale e musicale per descrivere l’intero progetto. Musicalmente il brano evoca le sonorità degli Earth, Wind & Fire e riprende le influenze di quel genere musicale. La particolarità più evidente è l’approccio funky del pezzo, soprattutto attraverso lo slap del basso che lo caratterizza in maniera potente. A chiudere l’album “Dialogo tra due pezzi” in cui l’intro vocale si ispira ad un canto calabrese che si tuffa in un brano ritmicamente tutto “storto”. Il clap in quattro quarti convive con un ritmo “terzinato”. Dopo il primo inciso un solo di chitarra elettrica fulminante sottolinea il clima di follia di cui è pervaso l’intero brano. La melodia strizza l’occhio alle sonorità di brani come “Four woman” di Nina Simone. In “Dialogo tra due pazzi” sono le due personalità di un uomo a confrontarsi, confondendosi l’una nell’altra nel tentativo di definire uno spartiacque tra lucidità e follia, un limite ben definito che definisca un ruolo, poiché il ruolo tranquillizza e codifica l’uomo in un abito sociale. Le due voci, inizialmente separate e autonome, d’un tratto si sovrappongono, s’intrecciano fino a che risulta impossibile capire chi sia l’uno o l’altro, come in un gioco di specchi dove domanda e risposta sono il riflesso della stessa persona.
Proseguono nel frattempo le vendite per #MengoniLive2019 – Atlantico Tour, il tour prodotto e distribuito da Live Nation che partirà il prossimo 27 aprile da Torino e, dopo aver esaurito i biglietti per la prima data al Forum di Assago, dove triplicano gli appuntamenti (4 maggio nuova data), diventano tre le serate anche all’Arena di Verona (26 maggio nuova data) e raddoppia a Roma (10 maggio nuova data). Annunciate anche 5 date a Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid che anticiperanno il tour europeo previsto per fine 2019.