Nel mondo delle file, quelle così lunghe, precarie e piene di paure e riflessioni. È questo il racconto portato in scena da Maurizio Micheli con “Uomo solo in fila. I pensieri di Pasquale”, in scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 18 novembre.
Un uomo deve incontrare un funzionario di Equitalia e si prepara ad affrontare quella che per noi italiani è la fila per antonomasia, infinita e ricca di attesa. Così, mentre attende il proprio turno, scambia alcune parole con un impiegato che, per sua fortuna, ha una tastiera dinanzi a se. L’uomo, interpretato da Gianluca Sambataro, lo accompagnerà con le parole e la musica, mentre i pensieri di Pasquale, il protagonista, lo porteranno a riflettere. E l’attesa trasforma quelle riflessioni da semplici pensieri a un’attenta analisi dell’attesa stessa, quella che ci accompagna nella vita.
Divertente Micheli che sulla scena racconta, quasi a raccontarsi mentre guida lo spettatore nella visione dell’attesa, regalando non solo sagaci e pungenti punti di vista, tra i più disparati argomenti, politica, sociale, lavoro, ma anche momenti di ilarità e di distensione, quest’ultime attraverso la musica, che fa da colonna sonora allo spettacolo.
Micheli si riconferma un istrione sul palco che cavalca con decisione e piena sicurezza , che non lascia nulla al caso e che lo porta ad essere un punto di riferimento fisso non solo sulla scena, ma anche nel mondo dello spettacolo. Ironico, divertente e ricco di spunti di riflessione, mai lasciati al caso, ma pungenti e veritieri. Si ride, ma si riflette, quasi inconsapevolmente, della realtà e sulla verità.
Sul palco insieme a lui Gianluca Sambataro al pianoforte, meritevole spalla del comico, mentre la regia e di Luca Sandri.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 18 novembre.