Un invito alla meditazione, al ragionamento e alla ricerca. Tutto questo è “Emozioni in 3D”, la personale di Francesca Filardo presentata al Vomero al “Km Zero” il lounge bar bistrot di via Merliani.
Una mostra che parte dal un elemento fondamentale per l’artista: la gommapiuma. Sagomata, colorata, modellabile, il poliuretano morbido assume, attraverso la manipolazione una nuova connotazione estetica, così forte da rendere superfluo il solito rivestimento in tessuto.
Un procedimento che si rigenera, oggetti sempre diversi dall’originale pezzo di gommapiuma, che prendono vita e definiscono, perché no anche la tematica del recupero degli elementi.
Questo elemento caratteristico dei quadri della Filardo garantisce allo spettatore la possibilità di vivere l’opera in tre dimensioni.
Nel pensiero artistico dell’artista però c’è anche la luce, catturata da vetri e specchi, imprigionata per sempre nelle opere, garantendo la percezione tridimensionale con le ombre e attribuendo alle superfici riflessi smaglianti o vibranti. La luce, insomma, come mezzo espressivo nella sua pura essenza di onda elettromagnetica.