Ispirata al tema dell’Expo 2015 ‘Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita’, è la mostra dal titolo “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica” (a cura di Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi) che si svolgerà a Palazzo Mazzetti di Asti dal 7 marzo al 5 luglio. La mostra approfondirà le consuetudini alimentari dell’antichità dai Greci agli Etruschi fino ai Romani.
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dalla Fondazione Palazzo Mazzetti, l’esposizione ha ad oggetto abitudini, usi ed alimenti, tramandati dalle millenarie civiltà attraverso testimonianze letterarie ed artistiche: sono infatti numerosi i testi scritti come “il manuale di ricette” pervenutoci sotto il nome di Apicio o alla “Cena di Trimalcione” nel Satyricon di Petronio, oppure all’ “Edifagetica” di Archestrato di Gela, una specie di guida gastronomica ante-litteram del mondo antico. Notevole poi è anche il corpus delle informazioni fornite dall’archeologia ed in particolare la quantità di dati proveniente dall’area vesuviana: Pompei, Ercolano e Stabia, sepolte durante l’eruzione del 79 d.C. hanno infatti restituito meravigliose raffigurazioni, ambienti completi di arredamenti, impronte di coltivazioni, reperti botanici, zoologici e veri cibi carbonizzati.
Partendo quindi da un banchetto di età romana, il percorso espositivo si snoderà in una sorta di itinerario a ritroso nel tempo, puntando l’attenzione su alcuni prodotti basilari della terra come il grano, l’ olio ed il vino fino a comporre un quadro esaustivo delle abitudini alimentari e produttive dei popoli che in antichità abitarono il territorio italiano.
Il punto di partenza che muove questa straordinaria esposizione è “la consapevolezza di come il cibo rappresenti uno dei principali fattori che qualificano una civiltà, in quanto strettamente connesso alla sfera sociale e religiosa e quindi capace di concorrere alla creazione del senso di appartenenza e a quella che viene definita l’identità culturale di un popolo”.
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