Manca pochissimo all’inizio della nuova edizione di Ethnos (dal 20 settembre al 2 ottobre), il festival internazionale di musica etnica, che dal 1995 ad oggi ha allargato il suo raggio d’azione diventando uno tra gli eventi di world music più importanti e attesi d’Italia.
«Si rinnova anche quest’anno il progetto itinerante del festival – commenta Gigi Di Luca – che da quando è nato ha questa vocazione di portare il pubblico anche nei luoghi più inconsueti. Quest’anno abbiamo il partenariato con i comuni di Bacoli, Casandrino, Torre Annunziata, Trecase e Volla, con il comune capofila che è quello di San Giorgio a Cremano che è l’ente organizzatore. L’evento è ideato da La Bazzarra e organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano, è finanziato dall’Assessorato allo Sviluppo ed alla Promozione del Turismo della Regione Campania».
Questa nuova edizione di Ethnos – con la consueta direzione artistica di Gigi Di Luca – ospiterà (in sei comuni della provincia di Napoli, dal Vesuvio alla costa Flegrea) artisti, musicisti e danzatori provenienti da Algeria, Capo Verde, Canada, Cuba, Iran, Libano, Marocco, Palestina, Senegal, Siria, Sudafrica, Togo e Venezuela. Oltre che da Belgio, Francia, Spagna e Italia, in particolare dal Meridione.
«Dal punto di vista strettamente artistico – Di Luca – ho voluto dedicare questo festival maggiormente all’Africa o per meglio dire al messaggio Africa. Da questo contenete grandi spinte di migrazioni umane, ma anche musicali. Ho voluto che questo festival raccontasse un po’ la spinta, il motore, il movimento che parte dall’Africa, accogliendo all’interno di questo progetto l’importante evento del centenario della nascita di Nelson Mandela».
La XXIII edizione si apre ufficialmente con il concerto del trio Omar Sosa, Seckou Keita e Gustavo Ovalles, che si terrà a Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (Napoli), giovedì 20 settembre alle ore 20:30. Dopo l’evento iniziale a Villa Vannucchi, il festival prosegue il 21 settembre a Trecase con il quartetto del cantante, polistrumentista e sciamano musicale Arsène Duevi con ospite il trombettista Giovanni Falzone. Il 22 settembre a Volla sarà la volta del gruppo di ballerini folcloristici mediorientali Watan Dabke Group e il concerto folk di Taraf de Funicular. Il 23 settembre, sempre a Volla ci sarà l’esibizione del cantautore parigino Sandro Joyeux e l’ironico folk al femminile della Banda della Ricetta. L’ensemble Arenaria diretto da Mario Crispi è previsto a Casandrino il 24 settembre, mentre il progetto Caracas di Stefano Saletti e Valerio Corzani sarà presentato a San Giorgio a Cremano nella serata del 25. E ancora si prosegue con il sound rai algerino di Sofiane Saidi & Mazalda, in programma 26 settembre a Torre Annunziata, comune che il 27 ospiterà l’incontro poetico fra kora, archi e strumenti persiani di Ablaye Cissoko con l’Ensemble Costantinople. Lo spettacolo dello scrittore e poeta Erri De Luca con il Canzoniere Grecanico Salentino andrà in scena a San Giorgio a Cremano il 28 settembre, mentre il 29 a Bacoli si potrà assistere alla fusione del jazz con la musica Gnawa dei Gabacho Maroc. A chiudere la rassegna, il 2 ottobre a San Giorgio a Cremano, il festoso concerto della capoverdiana Elida Almeida tra batuque, funaná, coladera e tabanka.
Anche in questa edizione continua l’esperienza del Premio Ethnos, istituito due anni fa per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale. «Dopo Peppe Barra nel 2016 e lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun nel 2017 – racconta il direttore artistico di Ethnos – quest’anno il premio viene assegnato a Ndileka Mandela, ovvero la nipote di Nelson Mandela, un’attivista sudafricana per i diritti delle donne. Il premio sarà consegnato martedì 25 settembre alle ore 19 alle presso le Fonderie di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano». A seguire, nella stessa giornata, alle ore 20.30 a Villa Vannucchi andrà in scena lo spettacolo teatrale “Le Voci Di Un Sogno” – tributo a Nelsion Mandela e a Miriam Makeba, con artisti e musicisti immigrati, drammaturgia Davide Sacco e la regia di Gigi Di Luca, unico vincitore in Campania del bando MigrArti.
La novità assoluta di quest’anno è il progetto Ethnos Gener/Azioni, una nuova sezione dedicata giovani artisti under 35. «Il programma del festival – continua Gigi Di Luca – quest’anno si arricchisce, ospitando le nuove realtà della musica etnica, folk e di ricerca grazie ad Ethnos Gener/Azioni, che appartiene al bando SIAE – progetto Sillumina, che noi come Bazzarra abbiamo vinto. Sono arrivate quasi 60 domande. Sono stati selezionati 5 finalisti che si esibiranno il 22 settembre, sul palco allestito in Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano. Al primo classificato andrà un contributo economico di mille euro e si esibirà alla serata finale del festival».
Il festival, inoltre, prevede un serie di percorsi di valorizzazione e riscoperta del territorio attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite guidate agli Scavi di Oplonti, alle Terme Vesuviane, a Villa Parnaso, al Museo archeologico dei Campi Flegrei, al Parco archeologico delle Terme Baia, al Museo del Corallo e alla città sommersa di Baia. Previsti, come consuetudine, anche workshop e laboratori, incontri, stage di danza e percussioni.