Sabato 28 febbraio 2015 ore 17.00 presso Movimento Aperto, via Duomo 290/c, Napoli, si inaugurerà la Personale di Antonio Raucci dal titolo SIMUL/ACRI. La mostra resterà aperta fino al 28 marzo, il lunedì ed il martedì dalle ore 17.00 alle 19.00, il venerdì dalle ore 10.30 alle 12.30 e su appuntamento.
In mostra saranno esposte diciotto opere di piccole e grandi dimensioni, in tecnica mista. La mostra sarà introdotta da due testi: uno di Stelio Maria Martini, intitolato SIMUL/ACRI (stesso titolo anche della mostra), l’altro di Dario Giugliano, intitolato: Dell’Epigonismo. I testi prenderanno vita in un dialogo che traccerà le coordinate di lettura della produzione artistica del Raucci.
L’artista è un frequentatore di depositi di manufatti in obliterazione reperiti in tutti i possibili angoli degli abitati e da tali depositi recupera quei pezzi di vissuto che poi danno forma ai suoi lavori artistici. Opere che possono essere sicuramente considerati in linea con quella nuova poetica, detta del post-colonialismo, consistente nel recupero, a fini estetici, di detriti e di vissuto residuo della vecchia civiltà, già ideologicamente fondata sull’imperialismo occidentale.
Quello dell’artista Antonio Raucci possiamo dunque definirlo proprio un lavoro sul tempo: una gestione del meccanismo della temporalità che da storica, comunitaria e sociale, dunque di quella che è la memoria condivisa, si trasforma in individuale e personale.
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