A quasi tre anni dalla sua scomparsa (1 marzo 2012) Lucio Dalla viene ricordato attraverso il documentario “Senza Lucio”. Il film di Mario Sesti sarà nelle sale dal 4 marzo.
«“Senza Lucio” nasce dal desiderio di condividere il ricordo di chi ha conosciuto Lucio Dalla e di far sì che chi lo vede torni a casa e metta un suo disco a tutto volume», dice Mario Sesti autore e regista del docufilm omaggio a Dalla, prodotto da Erma Films e distribuito da I Wonder in 170 copie.
La voce narrante è quella di Marco Alemanno, compagno del cantautore: «Sono stato la persona che Lucio ha voluto vicino a sè per anni, non voglio tenere questa esperienza fortunata in un cassetto».
Alemanno parla del suo incontro con Lucio, della sua crescita umana, professionale e artistica vivendo al suo fianco, ma anche di tutti gli aspetti più quotidiani e profondi della vita di Dalla: dall’amore per il Sud d’Italia, nato durante l’infanzia, alla passione per il cinema, dal suo rapporto con la musica alla sua bulimica curiosità di gettarsi continuamente in altre avventure (il teatro, la poesia, l’arte in genere), dalla frenesia mercuriale all’umorismo inesauribile.
Ma, soprattutto, dalla conversazione con Marco Alemanno, viene fuori un’intensa e malinconica sensazione di perdita che, chiunque, alla morte di Lucio Dalla ha provato.
“Senza Lucio” è anche un viaggio nei paesaggi in cui il cantautore è stato più vicino al mondo della propria felicità e dei propri sogni. Da Bologna alla Puglia di Manfredonia e delle Isole Tremiti, fino alla Sicilia dell’Etna e di Milo.
Oltre a Marco Alemanno non mancano nel film le voci di chi ha collaborato e lo ha conosciuto meglio (in Italia come all’estero): Charles Aznavour, Paolo Nutini, John Turturro, i fratelli Taviani, Isabella Rossellini, Enzo Bianchi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Ernesto Assante e Gino Castaldo, Renzo Arbore, Stefano Di Battista, i Marta sui Tubi, Piera Degli Esposti Michele Mondella, Beppe D’Onghia , Antonio Forcellino, Peppe e Toni Servillo e insieme alla loro c’è anche la testimonianza di persone semplici che gli erano molto vicine alle Isole Tremiti e in Sicilia, a Milo, (i suoi due Buen Ritiro) e un coro di non professionisti (Novesesti) diretti dal maestro Paolo Tagliapietra che esegue un brano di Dalla meno noto ma struggente, scritto con Roberto Roversi (Ulisse coperto di sale).
Altra iniziativa, realizzata in occasione dell’anniversario della morte del grande cantautore bolognese, sarà l’apertura al pubblico della sua casa. Una tre giorni, dal 2 al 4 marzo, in cui le stanze del grande appartamento, a pochi passi da Piazza Grande, saranno aperte al pubblico, agli amici, ai fan di sempre. Gli amici vip di Lucio Dalla, oltre che vestire i panni di ciceroni, accoglieranno i visitatori con reading, performance, e tanta musica. L’idea è di Michele Mondella, press agent dell’artista scomparso, oggi presidente della Fondazione Lucio Dalla. Tra gli ospiti già confermati: Gianni Morandi, Samuele Bersani, Gaetano Curreri, Piera Degli Esposti, Mimmo Paladino, Renzo Arbore, Ornella Vanoni, Katia Ricciarelli, ma anche il Ministro Franceschini, Vito Mancuso, Achille Bonito Oliva, Ivano Dionigi.