Debutta, al Teatro Sannazzaro di Napoli, Gino Rivieccio con Io e Napoli, recital presentato da Albertina Produzioni, scritto dallo stesso Rivieccio e diretto da Giancarlo Drillo (in scena fino a dom. 1 Marzo).
Io e Napoli rappresenta un grande abbraccio che Rivieccio rivolge alla sua città, rendendo unica e preziosa la celebrazione, ma, spesso, anche la denuncia. L’ironia e la riflessione si fondono in un percorso originale, lasciando spazio, talvolta, alla poesia, in un succedersi dialettico e incalzante, con quel tono caldo e sferzante tipici del comico partenopeo. In questo spettacolo Rivieccio racconta Napoli, a suo modo, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma con gli occhi un innamorato, per cui sono, quasi sempre, i pregi a prevalere. In primo piano ci sono le attese dei napoletani, abituati ad aspettare qualcuno o qualcosa, mostrando una pazienza enorme. La pazienza, grande pregio, può diventare, alla lunga, un difetto. Per questa ragione lo spettacolo esorta i partenopei a reagire, a ribellarsi alle ingiustizie, ai soprusi, alle discriminazioni di cui spesso sono vittime. Parte dello spettacolo è dedicata a Luisa Conte, che trentasei anni fa riaprì le porte del Sannazzaro, dove debuttò lo stesso Rivieccio.
La comicità di Gino Rivieccio piace perché è di sostanza, non affidata a stupidi tormentoni, non urlata e mai volgare. Ad accompagnarlo sul palcoscenico, le note del maestro Antonello Cascone al piano e la bellissima voce e interpretazione di Fiorenza Calogero. Chicca dello spettacolo il brano Questa Napoli, scritta appositamente per Rivieccio da Bruno Lanza e Leonardo Barbareschi.
Da vedere.