Stefania Sandrelli è l’ambasciatrice 2018 del Social world film festival dove riceve anche il premio alla carriera. Una donna ed artista vulcanica ed istintiva che ha sedotto le giurie del festival con il racconto della sua lunga ed intensa esperienza. Per me è sempre un piacere essere intervistata dai giovani perché non sono nostalgici o prevenuti ma sono curiosi, istintivi, forti : sono semplicemente il nostro domani.
Cosa consiglia a chi vuole intraprendere la carriera artistica?
«Io sono una privilegiata perché ho avuto un scuola di set e non capita sempre. Ho lavorato con tantissimi registi ma oggi se dovessi ripartire da zero lo farei dal teatro».
«Ho avuto la fortuna di fare anche teatro ed ho capito che il teatro è nutrimento come il biberon per il bambino mentre il cinema ha dei meccanismi che ti distraggono».
Come donna attrice ha avuto delle difficoltà nella sua carriera?
«Devo premettere che io ho un grande amore per gli attori, quindi mi trovo molto bene con loro. La mia libertà è stata fondamentale per la mia carriera per la quale non ho rinunciato a nulla, tranne a prendere la patente ma mi rifarò».
«È stato duro separarsi da mia figlia Amanda che non portavo sul set perché credo che non sia un luogo adatto a dei bambini, possono fraintendere e poi è pericoloso. Separarmi da mia figlia è stata la mia e la sua rinuncia ma abbiamo recuperato poi».
Con quale regista si è trovata meglio nella suo percorso artistico?
«Ho cominciato con una grandissimo regista ma la bellezza del mio lavoro è che ogni grande regista che ho incontrato non mi ha fatto rimpiangere il precedente. Certo l imprinting l’ho ricevuto da Germi, che osservavo da brava curiosa quale sono, incantata sul set. Lui era speciale dietro alla macchina da presa faceva tutto:rideva, piangeva e perfino cantava, un grande uomo ed artista».
Cosa pensa del cinema italiano attuale?
Che rapporto ha con la città di Napoli?
Cosa pensa del cinema sociale?
«Ci credo in questo tipo di cinema a patto che non sia guidato ma sempre armonico e soprattutto un prodotto di qualità. Per me il cinema non è mai stato business ma ho sempre pensato che debba essere materiale da maneggiare con cura».
Ha lavorato con Vanzina recentemente scomparso, che pensa di lui?
Esistono ruoli di serie b nel cinema o nel teatro?