Pubblicata sulla rivista Nature, arriva dai dati della sonda Cassini, la scoperta di molecole organiche complesse ricche di carbonio nei geyser di Encelado, una delle 62 lune di Saturno, che sotto i ghiacci nasconde un oceano di acqua liquida che potrebbe ospitare la vita.
Coordinati da Frank Postberg e Nozair Khawaja dell’Università tedesca di Heidelberg, gli astronomi europei, insieme ai colleghi texani del Southwest Research Institute, hanno ipotizzato sulla base dei dati ottenuti dalla ricerca che queste molecole organiche si siano formate da reazioni chimiche tra le rocce del cuore di Encelado e le acque del suo oceano sommerso.
Secondo quanto scoperto dalla missione Cassini, prima del suo tuffo finale su Saturno nel settembre 2017 , i geyser di vapore e ghiaccio di Encelado emettono grani gelati ricchi di sali, in particolare sodio e potassio. Questi sbuffi sono stati analizzati da due degli strumenti a bordo di Cassini: il Cosmic Dust Analyzer (Cda) e lo Ion and Neutral Mass Spectrometer (Inms), che hanno trovato la firma di composti del carbonio.
Christopher Glein, uno degli autori della ricerca ha commentato “Encelado continua a stupirci. Avevamo già trovato molecole organiche su questa luna, ma formate solo da pochi atomi di carbonio. Queste invece sono 10 volte più pesanti del metano. Queste molecole indicano che su Encelado è in teoria possibile la sintesi organica di origine biologica”.