Dal 10 al 15 marzo va in scena “Il Mercante di Venezia” alla Galleria Toledo di Napoli. Si tratta del quinto allestimento che il Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo dedica al drammaturgo inglese.
Una delle opere di più complessa lettura dell’intero corpus shakespeariano, in cui la riflessione sulle tematiche politiche e economiche, sostenuta dall’intreccio sentimentale, s’interseca con l’ambito giuridico risolto nell’impiego dell’ingegno femminile; una commedia di non facile collocazione tra i generi drammaturgici, che adotta solo apparentemente la veste stilistica di commedia, pur attestandosi su un potenziale drammatico che ne costituisce l’anima oscura.
“Opera straordinaria – afferma Laura Angiulli – nella leggerezza solo fittizia della favola tesse un nodo drammatico che ne attraversa, senza soluzione, la materia compositiva. Senza soluzione, si diceva, perché nell’apparente happy ending della vicenda resta aperto, con inalienabile amarezza, il versante etico dell’opera, sollevando incertezze proprio su quella felicità che, nelle conclusioni di una commedia dovrebbe spartirsi fra tutti, e che in questo caso invece lascia aperto sul campo un dibattito impossibile a definirsi sul come il carnefice venga infine a trovarsi vittima. Quindi “Il Mercante” è costruzione complessa, e sembra sfuggire a una precisa definizione di genere, perché se è vero che pare muovere nell’agile evolvere della leggerezza tutto quanto attiene a Belmonte – l’isola sospesa nell’attesa del compimento del promesso amore – per contro, in un rituale che richiama il sangue il versante oscuro, evita il versante oscuro di Shylock e del drammatico epilogo della di lui sorte”.
In scena Giovanni Battaglia, Giuseppe Brunetti, Gianluca d’Agostino, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Maria Grazia Di Maria, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Fabiana Spinosa, Chiara Vitiello.