Il progetto Neapolitan Contamination torna al Parco Termale Stufe di Nerone, domenica 24 Giugno 2018, ore 21:30. Nel corso della serata saranno riproposti brani più celebri napoletani in modo nuovo e particolarissimo. Ascoltare dal vivo il progetto in musica NeaCo’ (Neapolitan Contamination) è come partire per una vacanza lunga tutto il mondo e viaggiare sulla linea dello spazio/tempo. Riascoltare le canzoni classiche napoletane in un vestito musicale inusuale e imprevisto è una cosa a cui, per fortuna, non ci si abitua da subito, ci devi entrare a poco a poco, a volte anche a forza, perchè c’è una parte di te che proprio non ci sta a sentire Te voglio bene assaje in ritmo di cinque/quarti. Il cantastorie Luigi Carbone, uno degli ideatori del progetto insieme al percussionista Giovanni Imparato, riesce a farti simpaticamente da guida in questo viaggio, con aneddoti e descrizioni e riuscendo, da buon giurista quale è, a persuaderti della grande ricchezza che nasconde in sè la contaminazione, sia in musica che nella vita reale ed allora poi inizi a divertirti e finanche a ballare con Michelemmà in stile calipso, Lo guarracino in stile rap, ‘A tazza ‘e cafè come l’avrebbe cantata Bob Marley e Malafemmena come l’avrebbe cantata Caetano Veloso o Guapparia nell’interpretazione di Buscaglione. Non può mancare il tango con Indifferentemente, il merengue con Spingule francesi e il flamenco con Maruzzella. Tu si’ na cosa grande e Simme ‘e Napule in versione gospel affidate all’interpretazione acerba ma molto soul della giovane Francis Ascione esempio vivente di contaminazione essendo nata da genitori di nazionalità differente. Travolgenti sul finale il medley dedicato a Carosone con Caravan Petrol, Torero e ‘O Sarracino in versione funky e la Tammurriata nera con assolo di voce e tamburello di Giovanni Imparato che con il suo fuoco sacro sincretizza la voce araba delle litanie e quella afrocubana dei canti yoruba trasponendoli e fondendoli con le nenie della Napoli Antica e rendendole vere e proprie preghiere. L’omaggio a Pino Daniele arriva nel bis con l’intreccio di Chi tene ‘o mare e Napule è attraverso la voce calda e appassionata di Antonio Carluccio. E infine la corale e immortale ‘O sole mio intrecciata con Wonderful world di L. Armstrong.
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