Secondo una ricerca della Princeton University, pubblicata sulla rivista Geology, i ghiacci 717 milioni di anni fa avevano coperto l’intero pianeta.
Finora si era trattato di una teoria che ora ha trovato la sua conferma nelle rocce dell’Etiopia settentrionale, che mostrano come l’intero processo abbia richiesto solo poche migliaia di anni.
I ricercatori, guidati da Scott Maclennan, hanno infatti analizzato gli strati di rocce che possono essersi formati solo durante un’intensa attività glaciale che sono costituiti da giganteschi massi trasportati dai ghiacciai per lunghe distanze. Subito sotto queste rocce glaciali i ricercatori hanno trovato strati più antichi di rocce calcaree che si erano formate in acque basse durante la separazione dell’antico supercontinente Rodinia, questo vuol dire che a quei tempi le temperature erano ancora miti. Il clima dunque cambiò molto rapidamente.
La causa di questo cambiamento è probabilmente da attribuire ad un particolare meccanismo circolare, nel quale il ghiaccio rifletteva la luce solare, provocando in questo modo un abbassamento di temperatura che a sua volta faceva aumentare la quantità di superfici ghiacciate, che riflettevano ancora più la luce solare e così via.
Il processo è andato avanti finché la Terra non è diventata una palla di neve.