Martedì 24 marzo esce la compilation “Eataly Live Project” (Sony Music) composta da 15 brani di artisti che si sono esibiti sul Palco Smeraldo durante questo primo anno di Eataly Smeraldo. La selezione artistica è stata affidata alla talent-scout e produttrice Stella Fabiani (ha scoperto e portato al successo, tra gli altri, Marco Mengoni, Zero Assoluto e Lara Martelli) che, tra le centinaia di brani eseguiti live sul Palco Smeraldo, ha scelto quelli dei 15 artisti più interessanti.
La compilation, la cui idea è stata concepita e definita da Nicola Farinetti, Mario Macchitella e Paolo Maiorino e realizzata da Stella Fabiani, nasce dalla volontà di Eataly di perpetuare la tradizione dello storico Teatro Smeraldo e di promuovere la musica live.
Tra gli artisti che hanno regalato il loro talento e le loro performance a Eataly Smeraldo, e che si sono aggiudicati un posto nella compilation “Eataly Live Project”, ci sono Jack Savoretti, Giulia Mazzoni, l’unica artista donna entrata a far parte di questa raccolta, Marco Sbarbati, Alberto Pizzo feat. Fabrizio Sotti e Mino Cilenu, Hind, Nico Maraja, Vincenzo Scruci, The Crowsroads, Carlo Ozella, Kozminski, Mauto, Giuliano Vozella, Crazy Power Flower, Davide Berardi e Roberto Esposito.
«Eataly nasce per raccontare storie che sempre partono da tradizioni, da memorie – racconta Nicola Farinetti – Eataly Smeraldo è dedicato alla musica e non poteva essere altrimenti. Negli anni abbiamo capito che i valori positivi del mondo del cibo sono in realtà gli stessi di tutti gli altri mondi e che Eataly può giocare un ruolo importante nello spostare il valore del rispetto dal senso del dovere al senso del piacere. Il Teatro Smeraldo è stato un santuario della musica, un luogo dove hanno suonato i più grandi e che i milanesi ben conoscono, per cui Eataly non poteva non farsi carico di questa storia. Per questo lo Smeraldo lo raccontiamo suonando, cantando e ballando, offrendo un palco a giovani artisti italiani. I valori della musica non sono poi molto diversi da quelli del cibo: felicità, piacere, convivialità e crescita. Il tutto ha inoltre un’importante finalità umanitaria a cui il palco è dedicato: nel 2014, l’apertura di cinquanta aree di sussistenza agricola (orti) in Africa insieme a Slow Food».