Si intitola Negofingomento il primo disco di Alice Caioli, la giovane e grintosa cantautrice siciliana classificatasi al quinto posto al 68esimo Festival di Sanremo, nella sezione Nuove Proposte con il brano Specchi Rotti e che ha ricevuto il Premio della Sala Radio-Web-Tv “Lucio Dalla”. Alice è l’autrice di sette brani dell’album prodotto artisticamente da Davide Maggioni, con la collaborazione degli autori Andrea Maestrelli e Francesco Guasti. I brani dal sound pop con venature RnB narrano i dolori, le paure, i desideri, gli amori, le speranze e le gioie di una giovane donna.
Negofingomento è un album autobiografico in cui rivivi dolori e gioie della tua vita. È stato catartico trasformare in canzoni emozioni e pensieri reconditi?
«No, ma ci vuole coraggio».
L’album esce in seguito alla tua partecipazione al Festival di Sanremo che ti ha visto ritirare il Premio della Critica Sala Stampa “Lucio Dalla”. Come stai vivendo questi mesi di grandi gratificazioni?
«Li vivo normalmente, con molto orgoglio e allo stesso tempo con i piedi ben saldi a terra».
Negofingomento contieni brani dal sound pop con venature RnB. Quali artisti nazionali e internazionali che hai ascoltato in questi anni hanno inciso sul tuo modo di comporre musica?
«Angel Haze, Jasmine Sullivan, Amy Winehouse, Nneka, Selah Sue».
Il brano che intitola il disco ammette una realtà infelice, l’essere umano tende a fingere a se stesso e agli altri. Perché siamo portati a mentire?
«Mentire è un modo per convincerci di poter vivere come desideriamo e come non possiamo, io credo sia semplicemente un brivido che abbiamo bisogno di sentire spesso inutilmente, perché tendiamo a rovinare le cose belle che abbiamo vicino senza renderci conto».
La canzone sanremese Specchi rotti parla della sofferenza provata per il mancato rapporto con tuo padre. Oggi Alice è riuscita a rimettere insieme gli specchi rotti della sua anima?
«In parte».
Scacco matto è il brano in cui canti la speranza di superare le delusioni, con una visione fiduciosa verso il domani. In quale momento l’hai scritto?
«Due anni fa, l’ho scritto quando ho capito di provare un sentimento che non credevo esistesse verso l’uomo che ho accanto».
È maggiormente elettrizzante interpretare un tuo pezzo o quello di un altro autore?
«Cantare i miei pezzi».
Quanta Sicilia c’è nelle tue canzoni?
«Molta Sicilia, spesso la parte passionale di essa».