La mano hi-tech, che piega le dita con un’efficienza pari al 90% di quella di una mano umana, sarà in commercio a partire dal 2019.
Afferra oggetti è piega le dita proprio come una mano naturale, si tratta della protesi robotica che non richiede bisturi ed è nata in Italia nel Rehab Technologies Lab, il laboratorio congiunto nato nel dicembre 2013 dalla collaborazione tra l’Inail e l’Istituto italiano di tecnologia (Iit). E’ stata presentata a Roma, nell’incontro organizzato da Inail e Iit.
Si tratta della mano hi-tech più economica di quelle attualmente esistenti e si chiama “Hannes” in onore di Hannes Schmidl, il primo direttore tecnico del centro protesi dell’Inail e autore (nel 1965) della prima mano controllata dagli impulsi nervosi trasmessi dai muscoli (mioelettrica).
La mano è controllata attraverso elettrodi, indossarla non richiede nessun un intervento chirurgico ed ha dei guanti color pelle in versione maschile e femminile. Il risultato, frutto di oltre 10 anni di lavoro, “è una dimostrazione di come la tecnologia possa aprire grandi opportunità a livello sociale”, ha rilevato il presidente dell’Iit, Gabriele Galateri di Genola.
La mano è solo il primo esempio, sulla stessa base si stanno sviluppando, infatti, anche esoscheletri e protesi di braccia e gambe.