Sarà un circo inteso come festa, il tour estivo de Lo Stato Sociale, un tranquillo gruppo indie fino a qualche mese fa che attualmente è nel pieno di un ciclone inarrestabile.
Prima Sanremo (con il tormentone, loro malgrado, di Una Vita In Vacanza) poi la scoperta di Lodo Guenzi come intrattenitore, oltre che frontman, idolatrato dal pubblico televisivo del primo maggio al Concertone dei sindacati. È proprio questo il carisma di questa band, dopotutto: va bene agli alternativi, attrae il pubblico generalista. E sospettiamo piaccia molto anche a bambini e anziani.
«Quest’estate faremo un grande circo, un parco giochi perché gli altri gruppi normalmente prima di partire in tour fanno la scaletta, noi pensiamo a fare uno spettacolo» dicono in coro i cinque componenti della band, riuniti a Milano per annunciare cinque date estive e il nuovo singolo, Facile.
Si parte dall’area ex industriale all’aperto del Carroponte di Sesto San Giovanni l’8 giugno. E subito si pensa alla loro matrice indie, che è anche (anche questo forse loro malgrado) una spada che si portano fin dal nome: «Non so se è una condanna questa dell’indie – dice Lodo, ormai rockstar nazionale – ma a noi piace tutta la musica purché dica qualcosa. Non pensiamo ci siano artisti più legittimati. Basta che ci sia un palco e un pubblico, e c’è musica. Poi agli altri tocca scegliere».
In conferenza stampa si cerca di tirar dentro polemiche su colleghi. Come Bianconi dei Baustelle che ha detto cose molto rigide sul significato di indipendenti. O come il clamoroso successo di Sfera Ebbasta che a Lo Stato Sociale non sembra piacere ma che in realtà difendono: «Per noi l’importante è che ci sia verità – dice Bebo (synth e ritmica) – e quella è la sua verità, la sua ostentazione. Se non vi piace il suo orizzonte culturale, sappiate che la colpa è anche vostra. È la generazione precedente a Sfera Ebbasta ad avergli fatto credere che il massimo della vita è avere due Rolex al polso».
Il tour di 50 date precedente a quello che hanno fatto ultimamente non li ha sfiancati. «Piuttosto ci siamo trovati in una crisi davvero forte, personale, lo scorso anno», dicono tutti assieme. Evidentemente qualche ripensamento gli ha fatto bene, visto che sono diventati il gruppo del momento. Che si può permettere anche più cose dal vivo, visto che l’operazione estiva che stanno lanciando prevede palchi grossi.
“Saranno più di due ore suonate, con un sacco di roba da cantare e da vedere e una struttura importante”, dice Bebo spiegando che le serate prevedono nelle intenzioni coriandoli, palloni, karaoke e trovate imprevedibili dopo l’esperienza del ‘concerto da mitomani’ nel Forum di Assago di oltre un anno fa. «Molti ci prendevano per pazzi – dice Lodo – perché abbiamo fatto i palasport senza il supporto della radio e la tv. L’abbiamo fatto e ora che è arrivata anche la tv e un’esposizione maggiore, vediamo che succede».
Almeno sono consapevoli dell’ondata di popolarità, piaccia o meno. «Non mi fate andare in polemica coi colleghi – dice il cantante – però per me le belle canzoni sono tali al di là della difficoltà dei testi o degli accordi». Non è detto che il successo semplifica la proposta, insomma, questo è il succo.
E come non essere d’accordo. Dopo il successo di ‘Una vita in vacanza’, unico brano che dura da Sanremo di febbraio, il 25 maggio uscirà il singolo ‘Facile’, in una versione inedita senza il featuring di Luca Carboni. Ma Francesco Draicchio, per il set acustico per i giornalisti, un paio di occhiali scuri li infila per assomigliare al cantautore concittadino. Dopo il Carroponte, Lo Stato Sociale saranno il 4 luglio allo Sherwood Festival di Padova, l’11 luglio al Flowers Festival di Collegno (Torino), il 13 luglio al Rock in Roma e il 14 luglio all’Eremo di Molfetta (Bari).