Il suo nome è SeaBubbles ed è frutto di un’idea di Anders Bringdal e Alain Thebaut. In fase di sviluppo, con sperimentazioni a Parigi e Ginevra, le SeaBubbles hanno come obiettivo di fare in modo che il traffico delle città sia spostato, in modo prevalente ed ecologico, sui corsi d’acqua, spiegato così non ci sarebbe nessuna grossa novità se pensiamo che ciò già accadeva nel passato ed accade ancora oggi sfruttando barche, battelli, traghetti e vaporetti pubblici. La novità è invece nel tipo di mezzo di trasporto: molto più agile e silenzioso, si tratta di ‘bolle’ che si spostano fino a 10 km/h con un motore idrogetto alimentato da energia elettrica e si sollevano su pattini da hydrofoil come negli aliscafi.
Il progetto delle Sea Bubbles prevede, oltre la condivisione (come già avviene per le biciclette in alcune città italiane), anche la creazione di appositi “dock di interscambio” da ancorare sugli argini urbani dei fiumi e dei laghi, che verrebbero gestiti attraverso l’uso di smartphone. La produzione dell’energia elettrica delle Sea Bubbles sarà poi tutta basata sull’energia pulita: la ricarica sarà infatti ottenuta grazie alle eliche sommerse in grado di sfruttare la corrente d’acqua, ma anche grazie ai panelli fotovoltaici sulla struttura dell’impianto.
Si segnala che le Sea Bubbles sono già state sperimentate sul Lago Lemano (in Svizzera) e potrebbero partire come taxi con conducente già a partire dal 2019.