Dopo numerose repliche a Trento, in Puglia, in Toscana ed in molti teatri italiani, Viktor und Viktoria approda al Teatro Augusteo di Napoli, dove resterà in scena fino a domenica 29 aprile.
Commedia musicale, liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel, interpretata allora dalla splendida Julie Andrews, vede oggi in teatro, Veronica Pivetti che si cimenterà, in maniera dinamica e frizzante, nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale curata da Giovanna Gra, per la la regia di Emanuele Gamba, con Giorgio Lupano e Yari Gugliucci, e con Pia Engleberth, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti che completano un buon cast esperto e travolgente. Bellissime le scene di Alessandro Chiti ed i costumi di Valter Azzini. Luci di Alessandro Verazzi. Musiche originali e arrangiamenti di Maurizio Abeni.
Sullo sfondo di una Berlino anni ‘30, l’attrice ci racconta una storia piena di equivoci, cambi di sesso, di persona e di intrecci sentimentali senza esclusione di colpi. Il mondo dello spettacolo non è sempre florido e soddisfacente e quando la crisi colpisce l’economia, anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Ecco allora che Viktoria, talentuosa cantante disoccupata, si finge Viktor e conquista le platee. Ma il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti.
In una Berlino stordita prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica di Weimar, un’attrice di provincia, Susanne Weber (Veronica Pivetti), approda in città spinta dalla fame e in cerca di scrittura. Il freddo e la miseria le hanno congelato le membra, e anche il cuore non è rimasto illeso.
L’incontro con un collega attore, Vito Esposito (Yari Gugliucci) immigrato italiano, sembra cambiarle la vita. Mentre la città subisce gli umori delle nascenti forze nazionalsocialiste di Hitler, in lotta con gli spartachisti dell’estrema sinistra, Susanne e Vito s’immergono negli eccessi della vita notturna weimeriana. La coppia condivide fame, scene e battute, e alla fine anche sesso e identità.
Ed è per proprio per l’affamata ditta che Susanne si sacrifica e diventa Viktor und Viktoria, cioè un acclamato e affascinante en travesti, anche grazie all’aggiunta di un colorato, buffo e stravagante fallo di cotone che diventa l’emblema del loro piccolo grande segreto.
Viktor und Viktoria viene acclamato in tutti i palcoscenici d’Europa. Una brillante compagnia miete successi ovunque, capitanata dalla caustica Baronessa Ellinor Von Punkertin (Pia Engleberth), in cui spiccano Lilli Shultz, buffa e biondissima ballerina di fila di cui Vito è innamorato (Roberta Cartocci); e un attrezzista dai modi bruschi e obliqui, Gerhardt (Nicola Sorrenti).
Ma tornati a casa per l’ultima recita, un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein (Giorgio Lupano) sfiorerà il cuore gelato di Susanne. Purtroppo anche il conte ha un segreto e la liaison si complica.
Mentre a Berlino la situazione politica degenera precipitosamente, la nostra protagonista sarà costretta a fare le sue scelte, sentimentali e di vita, stando attenta a non tradire mai Vito, l’amico inseparabile, nè il conte, ormai padrone del suo cuore.
Tra battute, doppisensi e divertenti equivoci, questa commedia aprirà molti spunti di riflessione nello spettatore e risulterà attualissima. Una rappresentazione teatrale che, per le tematiche gay che affronta, per il mondo trasformista che racconta e per i pregiudizi/polemiche che certi argomenti suscitano ancora oggi, con leggerezza, arriva in profondità.