Presentata al Teatro di San Carlo di Napoli “Lady Macbeth del Distretto di Mtsenk” di Dmitrj Shostakovich. Sono intervenuti alla conferenza stampa Paolo Pinamonti (Direttore Artistico Teatro di San Carlo), Juraj Valcuha (Direttore Musicale Teatro di San Carlo), Herbert Stoger (Regista per la ripresa). Juraj Valcuha dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo di Napoli e del Coro Maschile del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo (maestro del Coro del San Carlo Marco Faelli, del Mariinskij, Andrei Petrenko). L a regia è affidata a Herbert Stoger. Le scene sono di Martin Zehetgruber, i costumi di Heide Kastler. Interpreti principali Dmitry Ulianov/Vladimir Vaneev (Boris Ismajlov), Ludovit Ludha (Zinovi Ismajlov), Natalia Kreslina/Elena Mikhailenko (Katerina Ismajlova), Ladislav Elgr/Ian Storey(Sergej). La trama racconta di una giovane donna bella e intelligente, sposata con un volgare mercante, nella Russia del XIX secolo che viene travolta dalla passione che nutre per un servo del suocero, gretto e violento. I due amanti uccidono il suocero e il marito, ma saranno duramente puniti per questo. Gli assassini che la protagonista compie sono una rivolta contro l’ambiente sordido e nauseante che la circonda.
«Lady Macbeth del Distretto di Mtsensk è un testo fondamentale del Teatro del Novecento –racconta Paolo Pinamonti – nel ’34 ci fu la prima applauditissima esecuzione, ne seguirono molte altre fino al ’36 quando il dittatore Stalin ne proibì categoricamente la pubblica rappresentazione. Il suo fu un gesto di potere che vietava a Dmitrij Sostakovic la libertà di espressione. Fino ad allora nessun musicista russo aveva osato porre in musica il desiderio sessuale violento e l’erotismo come aspetto fondamentale della condizione umana e scavare così profondamente nell’animo umano. Il suo teatro viene visto non solo come puro divertimento, ma come momento di approfondimento critico e conoscitivo».
«Nella storia del Teatro musicale russo l’opera di Sostakovic – ha sottolineato il direttore Juraj Valcuha – è profondamente realistica, in quanto porta in scena l’orgoglio e ribellione di una donna libera, positiva, vittima di un potere maschile cieco e violento. Ma è anche una donna che commette due omicidi, innamorandosi dell’uomo sbagliato. C’ è un doppio livello di lettura del testo, quello astratto e quello naturalista. Con la musica, attraverso l’uso di diversi generi musicali, ho dato molto risalto alla parte erotica del testo, accentuandone la tensione emotiva e drammatica. L’orchestra, attraverso l’uso sapiente e mirato degli strumenti musicali, assume un ruolo particolarmente rilevante, non meno importante dei solisti e del coro. La musica che accompagna i vari personaggi in scena ne esalta la loro doppiezza: quello che si dice non è quello che si pensa realmente».
Lady Machbeth del distretto di Mtsensk è l’opera in quattro atti e nove quadri di Dmitrj Sostakovic, in scena al Teatro di San Carlo di Napoli in prima nazionale nell’allestimento del National Opera Ballet Amsterdam, domenica 15 aprile (ore 19, con repliche mercoledì 18 ore 18, venerdì 20 ore 20, sabato 21 ore 20, domenica 22 ore 17).