Bella, simpatica, fresca e solare. Da giovanissima risulta tra le pubbliciste più giovani d’Italia, con l’iscrizione all’albo appena 18enne. Parliamo di Mirea Flavia Stellato, che grazie alla sua forte passione per il giornalismo ha trasformato una semplice intervista in una proposta di lavoro cinematografica. La giovanissima attrice è riuscita, attraverso la partecipazione come stampa ad una conferenza, a diventare attrice protagonista di cinema e teatro. Non è una favola, né la trama di un film. Anche se gli appassionati di celluloide non potranno non ricordare Notthing Hill. Il film nel quale un libraio, William Thacker (Hugh Grant) incontra Anna Scott, (Julia Roberts) una star del cinema. Will, per poter parlare con l’attrice, si finge giornalista e tra i due nasce una storia. Ma questo è un film! Per Mirea Flavia Stellato, il cambiamento professionale, invece, è accaduto davvero!
E se la storia romanzata del film narrava di un amore che, come trama, al cinema funziona sempre, nella realtà, a questa giovane giornalista il contatto con l’attore- regista le ha portato un contratto di lavoro ed una collaborazione artistica duratura sia in teatro che al cinema. Mirea, infatti, dopo aver incontrato per un’intervista, a solo 14 anni, Vincenzo Salemme, ha raccontato all’artista (che l’aveva creduta una fan che si era “intrufolata” in conferenza!) la sua passione per il cinema e la recitazione. E Vincenzo Salemme, colpito dalla verve di questa giovane giornalista, le ha proposto di entrare nella sua compagnia.
Attraverso questa collaborazione, Mirea ha esordito al cinema qualche anno fa nel film di Salemme “Se mi lasci non vale” e, successivamente, ha portato in scena, per più di 200 repliche la commedia “Una festa esagerata”, sempre dello stesso attore-regista napoletano, ricoprendo il ruolo di sua figlia. Ed ora che la commedia è diventata una pellicola per il cinema, Mirea è stata confermata per lo stesso ruolo sul grande schermo. Incontriamo MIrea che ci svela tante curiosità di questo sogno che si realizza.
Sei al cinema con “Una festa esagerata” di Vincenzo Salemme. Nel cast grandi nomi come Massimiliano Gallo, Tosca D’Aquino, Nando Paone, Francesco Paolantoni….
«Grandissimi nomi, io una ragazzina. La più piccola del gruppo! Inizialmente ammetto che mi sono sentita un po’ “spaesata”, ma loro sono dei grandi professionisti e mi hanno messa molto a mio agio, mi hanno coccolata. Insomma, mi sono sentita a casa!».
Questo non è il tuo primo film….
«No, avevo già avuto una piccola parte, in un altro film di Salemme, “Se mi lasci non vale”! E Vincenzo, mi ha regalato un sogno dandomi questa opportunità di recitare di nuovo al cinema con lui».
Tu fai già parte della sua compagnia a teatro…
«Si, ho recitato con lui già nella versione teatrale di “Una festa esagerata”, sempre interpretando il ruolo di sua figlia. Mi diverto moltissimo. Siamo un bel gruppo ed è bello lavorare in armonia. Ed essere riconfermata nel cast anche per la trasposizione cinematografica è stato per me un punto d’orgoglio».
Parlaci di questa esperienza e di come ti sei preparata a questo ruolo
«Mi sono divertita tantissimo! Le parole belle che ho per Vincenzo, potranno sembrare banali. Mi prenderà in giro per questa affermazione, ma per me è stato veramente un sogno! Il ruolo di figlia è lo stesso. È la preparazione che è stata diversa. Al cinema sono più “scostumata”. Dico qualche parolaccia, sono un po’ scurrile. Per il mio 18esimo compleanno mi regalano una macchina, ho una torta di 18 piani, tutto ruota intorno alla mia festa, picchio il mio fidanzato, sul finale ho una scena dove da ragazzina docile assumo atteggiamenti da viziata e isterica, arrabbiata come se fossi una specie di Grinch al femminile. Insomma, vado molto a ruota libera. Quindi non potevo chiedere di più».
Oltre al teatro hai altri progetti?
«L’università è il mio primo obiettivo attualmente. Sogno di conseguire a breve la laurea. Mi mancano solo sei esami per laurearmi. Studio Comunicazione e mi piace moltissimo. Ho intrapreso questo ramo di studi, perchè, sono una giornalista. Mi sono iscritta all’albo a 18 anni… ed è stato proprio a seguito di un’intervista che ho iniziato a lavorare con Vincenzo Salemme! E ancora non ci credo di come sono andate le dinamiche e di essere qui oggi».
Che vuoi dire? Spiegami meglio come è andata…
«Ho iniziato a scrivere da giovanissima. Avevo 14 anni quando ho iniziato a seguire conferenze e a fare le mie prime interviste. Ed in occasione di un incontro stampa con Salemme, vista la mia giovanissima età, Vincenzo credeva fossi una fan che si era intrufolata in conferenza. E quando gli ho spiegato quanti anni avevo e la mia passione per il giornalismo ed il mondo artistico, lui – simpaticamente – mi ha detto che avrebbe voluto una figlia come me! E così, successivamente, dopo esserci rivisti in vari incontri ai quali partecipavo sempre come stampa, mi ha proposto una collaborazione artistica. E da lì, sono entrata nella sua compagnia nel ruolo di “sua figlia” e mi sto trovando benissimo».
Non avevi mai recitato fino ad allora?
«Non avevo mai fatto teatro. Avevo avuto qualche piccola esperienza al laboratorio di Zelig al teatro Diana, però come commedia a teatro, come prosa, non avevo mai provato. È stata la mia prima volta e mi chiedo ancora come ho fatto. Ma Vincenzo ha una carica empatica così forte che riesce a far recitare chiunque».
Un sogno nel cassetto?
«Per il momento, la cosa positiva è stare bene con me stessa. Nella vita, andare sempre avanti è importante. Soprattutto essere felici. Perché può sembrare una cosa scontata. Ma poche persone ci provano o lo ammettono di essere felici. Spesso ci si sente in colpa credendo di non meritare la felicità che si sta vivendo. E come dice Vincenzo, “non abbiate paura di essere felici!”. È quello che auguro a me, ma anche a tutte le persone! Perché tutti meritiamo la felicità».