Operazione San Gennaro, versione teatrale dell’omonimo film di Dino Risi, ad oltre 40 anni dall’uscita nelle sale debutta alla al Teatro Diana di Napoli, dove sarà in scena fino a domenica 1 aprile.
Prodotto da Best Live e Diana Oris, il capolavoro cinematografico – interpretato allora da Totò e Nino Manfredi – ritrova vita in teatro attraverso Massimo Ghini, interprete, regista ed autore insieme a Stefano Reali, supportato da un ottimo cast composto da 11 attori.
Un omaggio alla Napoli degli anni ‘60 in cui le canzoni di Sergio Bruni e del Festival di Napoli, oltre alle musiche originali di Armando Trovajoli, fanno da sottofondo alla nota vicenda dell’operazione San Gennaro. Due gangster americani, Maggie e Jack, approdano a Napoli con la volontà di arricchirsi rubando il Tesoro del Patrono del popolo napoletano e senza svelare l’entità del loro piano, chiedono aiuto ad una vecchia gloria della malavita napoletana, don Vincenzo “il fenomeno” (Ernesto Mahieux) che essendo detenuto a Poggioreale consiglia ai due gangster di rivolgersi al suo uomo di fiducia Armanduccio Girasole, detto “Dudú” (Massimo Ghini), napoletano “abusivo” in quanto figlio di madre austriaca, adottato in un secondo momento da Donna Assunta (Nunzia Schiavo). Inizialmente Jack non informa Dudú delle sue reali intenzioni. Ma quando Dudù viene a conoscenza del valore economico del piano, dopo un primo tentennamento, decide personalmente di “chiedere il parere” del Santo recandosi in chiesa e parlando direttamente alla Statua, spiegando la sua “motivazione nobile” di aiutare gli sfrattati e i disagiati con i proventi del furto. A modo suo, Dudù, crede di ricevere l’approvazione del Santo “con un segno” ed inizia ad assoldare un’improbabilissima banda per realizzare il colpo miliardario. Saranno 4 i malavitosi ingaggiati per l’occasione: Sciascillo (Ernesto Lama), il Barone (Domenico Aria), Agonia (Mirco Ciccariello) e il Capitano (Antonio Fiorillo). A completare la trama c’è la storia d’amore tra Dudù e Concettina (Stefania De Francesco). Quest’ultima vuole a tutti i costi il matrimonio come completamento del loro sentimento. Il finale è noto a tutti. Dudù restituirà il tesoro di San Gennaro al popolo napoletano e sposerà la sua bella amata.
La versione teatrale di Operazione San Gennaro, risulta una commedia brillante e ben assortita, con un Massimo Ghini che, vantando un’ottima presenza scenica, in alcune battute o movenze, si conferma attore di esperienza, nonché attraente sex symbol. Buona la complicità del cast di cui trapela, oltre all’esperienza del singolo, anche la voglia e la capacità di lavorare insieme divertendosi. Poco convincenti i momenti musicali utilizzati in sostituzione dei dialoghi. Pur essendo stata presentata come una commedia musicale sarebbe stato più apprezzato un dosaggio tra musica e dialoghi. La scenografia di Roberto Crea e i costumi di Silvia Frattolillo sposano in maniera armoniosa l’intero progetto teatrale. Uno spettacolo, che tutto sommato vale la pena vedere, in particolar modo per gli interpreti che compongono il cast.