Metti una domenica pomeriggio al MAV museo archeologico virtuale di Ercolano, metti un’associazione Karma arte cultura teatro di valenti attori, metti una storia millenaria fatta di miti e leggende e metti infine persone di ogni età, sopratutto bimbi, pronti a farsi trasportare in luoghi fuori dal tempo e la ricetta per un ottimo veicolo di diffusione culturale è pronta! Nel percorso lungo le nuove sale e le nuove istallazioni virtuali del museo Mav che riproducono i panorami e le case dell’epoca romana, la Dea Ebe (l’attrice emiliana Bassolino), figlia di Giove e moglie di Ercole, conduce i visitatori a scoprire l’origine del nome della città di Ercolano e quella del nome del vino Lacryma Christi, presentando di volta in volta sul percorso i personaggi che animavano la vita ai tempi della grande eruzione vesuviana del 79 d.c. Da Pisone suocero di Cesare, proprietario della immensa ed elegante Villa dei Papiri, al gladiatore che osò sfidare l’imperatore per non vivere più da schiavo, a Plinio il giovane che racconta la morte a Stabia dello zio durante l’eruzione, alla Lupa una delle tante prostitute dei lupanari pompeiani. Ebe si fa portavoce del racconto di un tempo dove l’otium che si svolgeva alle terme e il negotium che si svolgeva in piazza (l’antica Agorà greca) scandivano i ritmi di vita degli antichi popoli e il fascino delle storie, dei miti, delle leggende cattura l’attenzione dei più piccini che ascoltano e apprendono a conoscere la storia in forma viva. Ed ecco perchè questo viaggio tra il reale e il virtuale si fa efficace, perchè il pubblico a stretto contatto con la messa in scena viene coinvolto più volte ad interagire e si fa bambino con i bambini ritornando a quella meraviglia a cui fa riferimento proprio la frase di ingresso al museo affidata ad Aristotele ovvero “la meraviglia è il principio della conoscenza”. I prossimi spettacoli dell’associazione, sempre con la regia di Antonio Ruocco, saranno sabato 17 marzo al museo di Pietrarsa, con gli attori che racconteranno una storia all’interno dei vagoni storici delle antiche locomotive aperte per l’occasione per far accomodare il pubblico al suo interno e il 24 marzo alla Casina Vanvitelliana del Fusaro per una rievocazione tutta borbonica.
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