Mercoledì 28 Febbraio 2018 presso la Sala Conferenze del MANN, nell’ambito della XXIII° edizione degli Incontri di Archeologia curati dal Servizio Educativo, c’è stato uno straordinario “fuori programma”: l’ incontro dal titolo “Come in uno specchio: l’esercito di terracotta e l’arte funeraria dell’antica Cina”.
In collaborazione con la Mostra “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina” presso la Basilica dello Spirito Santo (Via Toledo 402, Napoli), si è trattato di un interessante approfondimento in merito ad una delle scoperte più importanti della storia a cura della dott.ssa Chiara Visconti, docente di Archeologia e storia dell’arte della Cina e del Giappone dell’Università “L’orientale” di Napoli. A seguire anche un breve seminario sul tè cinese ed i suoi aspetti rituali, accompagnato da una degustazione a cura di “Qualcosaditè” di Giuseppe Musella.
In occasione di questo ulteriore imperdibile appuntamento ha dichiarato il curatore italiano della Mostra Fabio di Gioia: “Continua la prestigiosa partnership con il MANN con incontri che uniscono l’approfondimento storico-artistico sul tema della mostra al momento di scoperta della tradizionale cerimonia del tè cinese, il gong fu cha”.
Si segnala infatti che questa grande riproduzione di una delle più importanti scoperte della storia dell’archeologia, i guerrieri del grande Imperatore Qin Shi Huangdi, Ottava Meraviglia del mondo sarà prorogata fino al prossimo 8 aprile ed è visitabile ogni giorno dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (ultimo ingresso ore 19:00) sempre presso la Basilica dello Spirito Santo in via Toledo 402 a Napoli.
Si ricorda che l’Esercito di Terracotta è stato costruito per accompagnare la tomba del Primo Imperatore della Cina e per proteggere la sua vita nell’aldilà. I migliaia di modelli a grandezza naturale rappresentano l’esercito formato in Cina alla fine del Periodo degli Stati Combattenti (476–221 a.C.). Le statue furono costruite in sezioni, modellate col fuoco, in seguito riunite insieme e infine dipinte. È considerato uno dei più importanti siti archeologici al mondo, e una delle più grandi scoperte del 20° secolo.