Dal teatro della Scala di Milano con Bolle al Festival della Canzone Italiana, Leonardo Monteiro questa sera si esibirà sul palco del Teatro Ariston con il brano “Bianca” (Nar International), in gara alla 68° edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte”. La canzone è già in rotazione radiofonica e disponibile in digital dowload e su tutte le piattaforme streaming. A dirigere l’orchestra per Leonardo Monteiro sarà il Maestro Dariana Koumanova, nomination per il David di Donatello come miglior canzone originale con Mauro Pagani per il film “Educazione siberiana” dal regista Premio Oscar Gabriele Salvatores. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Leonardo a poche ore dal suo debutto Sanremese.
Questa sera salirai sul palco del Teatro Ariston che segnerà la tua prima volta al Festival di Sanremo. Cosa provi?
«Sono molto emozionato. Il palco dell’Ariston è davvero molto importante e sono molto felice di far parte di questo festival. Al momento ho solo voglia di salire sul palco e cantare.»
In che modo ti stai preparando per questa prima esibizione al Festival?
«Tanta meditazione. Un mio rito è quello di sedermi e fare silenzio mentale, per organizzare i miei pensieri».
“Bianca” il brano che presenti al festival ha un sound molto sanremese
«Si, sicuramente è un brano pensato per Sanremo. Il brano porta un messaggio d’amore e di speranza. Racconta, infatti, la fine della storia d’amore tra due persone causata da un tradimento. Il messaggio è che tutte le storie possono finire, ma l’amore no, l’amore dura per sempre e questo significa speranza per chi ha voglia di credere ancora nell’amore».
Con questa canzone ti farai conoscere al grande pubblico. Ma il tuo genere sarà sulla scia di “Bianca”?
«Sicuramente io vengo da un mondo soul, r&b, funky, tutto quello che fa parte della musica black, però “Bianca” mi appartiene molto e mi rappresenta molto anche dal punto di vista vocale».
Quando uscirà l’album?
«Non so dire esattamente quando, ma sicuramente dopo il festival. Avrà delle sonorità r&b, pop, funky, ci teniamo tanto a mettere anche quello che è il mio mondo musicale, per cui ci saranno delle belle sorprese per l’album».
Cosa farai dopo il Festival di Sanremo?
«Spero di poter fare quanti più concerti possibili. Uno dei miei più grandi sogni è quello di cantare con un’orchestra alle spalle. Quindi quando ho fatto le prove all’Ariston per me è stato come realizzare nel mio piccolo un sogno. Avere dei musicisti alle spalle che ti sorreggono per me è importante poiché mi dà la possibilità di esprimermi completamente dal punto di vista musicale. Non vedo l’ora di cominciare con i live e avere un pubblico che mi ascolti».
Tu hai anche un passato legato alla danza.
«La danza è sempre stata parte della mia vita. Ho sempre ballato e cantato. Quando ho raggiunto il massimo della soddisfazione come ballerino ho deciso di concentrami sulla musica, da quel momento non ho più smesso. Spero comunque di potere introdurre la danza in un mio video o durante un concerto. Non mi va di lasciare la danza, anche se il canto mi dà la possibilità di esprimermi in maniera completa. Quando canto mi sento più appagato».